Recensione su Caffetteria del Centro Carpi
visitato da 7bis il 15.12.2012

Recensione su
Caffetteria del Centro
Carpi

Visitato il 15.12.2012
Consigliato!
Scritta da 7bis
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 2.40
Coperti: 1
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La mattinata è così gelida che se incontrassi 44 pinguini in fila per sei col resto di due non mi sorprenderei affatto. Un vento glaciale sferza i buoni propositi di una passeggiata per il centro alla ricerca degli ultimi regali natalizi.

Il mio naso sembra quello della renna Rudolph e l'aria ghiacciata penetra malefica in profondità attraversando la trama degli abiti con la stessa facilità di un coltello incandescente che affetta un panetto di burro tolto da ore dal frigo ... Brrrr ...

Nelle mie narici ormai surgelate s'insinua un seducente profumino di leccornie appena sfornate ... E dopo pochi metri sulla mia sinistra si apre una porta da cui fuoriesce l'aroma denso, caldo ed invitante di caffè ...

Come afferrato da una mano invisibile che mi arpiona un braccio, interrompo la mia marcia e prima che la porta si richiuda mi fiondo all'interno della caffetteria ... Ah ... Che bel teporino ...

All'improvviso sento il sangue che riprende a circolare nelle vene e riacquisto sensibilità ...

La vetrina con le paste è proprio davanti a me, appena dopo l'ingresso, ed è ben fornita. Mi ci piazzo davanti e con gli occhi soppeso ogni opportunità. La scelta cade su uno strudelino. Ordino anche una cioccolata calda.

La signora dietro al bancone mi chiede se lo strudel lo preferisco caldo ed io assento con gioia.

Sto quasi per accomodarmi su uno sgabello che correda una mensola di legno, quando, buttando l'occhio nella sala da the (o da caffé???)  vedo che si sta liberando un tavolino ... con la Gazzetta dello Sport !!!

Oltrepasso la porta e mi accaparro la postazione. Mentre mi accomodo, osservo le pareti con tinte calde sui quali fanno bella mostra dei quadri alti e stretti.

Mentre sfoglio la rosa, arrivano lo strudel e la cioccolata, accompagnati da un sorriso.

Il morbido caldino dello strudel, friabile e saporito, anche se dal timbro troppo dolce per il mio palato, mi induce belle sensazioni ... Mescolo con perizia certosina la fumante cioccalata, alla quale non aggiungo zucchero. Dire che sia ultrabollente ... Mentre lo strudel sparisce nella mia bocca, faccio danzare il cucchiaino nella bevanda degli dei, rimestandola con sussiego ... La tazza non è proprio enorme ...

L'assaggio in punta di cucchiaino ... buona, di giusta consistenza, non troppo densa, ma nemmeno troppo liquida ... Mi pare abbastanza sbilanciata sul dolce, anche senza zucchero. Io la preferisco un po' più amara, tipo fondente nero.

Pian piano la temperatura della cioccolata scende e mi permette di vedere il fondo della tazza.

Termino di sfogliare il giornale, mi alzo, mi dirigo alla cassa, pago 1,00 € per la pasta e 1,40 per la cioccolata.

Fuori mi attende il Generale Inverno ...

Tre cappelli ... che vorrei infilarmi anch'io per ripararmi un po' di più dal freddo ...

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