Recensione su Agriturismo Santa Chiara Levizzano Rangone
visitato da Jimi-Hendrix il 14.12.2012

Recensione su
Agriturismo Santa Chiara
Levizzano Rangone

Visitato il 14.12.2012
Imperdibile!!!
Scritta da Jimi-Hendrix
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 25.00
Coperti: 1
8 commenti

Per la serata pre natalizia con auguri e buoni auspici scegliamo questo agriturismo, suggerito da un commensale. Previa prenotazione ci dirigiamo sul luogo, non semplicissimo da raggiungere, bisogna arrampicarsi sulle colline di Levizzano in stradine strette. Per fortuna ci aiutano chiare indicazioni stradali. Le bocche da sfamare, in tutto, sono 10. L’esterno dell’agriturismo è comprendente di comodo parcheggio e il fabbricato, per quello che si riesce a vedere, sembra il classico casale della collina modenese restaurato ad hoc per accogliere un’azienda agrituristica; molto rustico e molto bello. Varcata la soglia ci accolgono due ragazzi che ci serviranno e coccoleranno per tutta la serata. Lo spazio a noi riservato è la saletta al piano terra, una splendida camera quasi su misura per il nostro numero di coperti. In questo ambiente raccolto e rustico la fa da padrone il grande caminetto, rigorosamente acceso e alquanto caloroso. Tavolone e sedie in legno scuro, vecchi arnesi da cucina in rame appesi, cotto rustico al pavimento completano il “colpo d’occhio”, ambiente particolarmente caldo e ideale per la serata in baracca! I posti più prossimi al fuoco del camino sono naturalmente e sistematicamente scelti dalle ragazze, notoriamente più freddolose degli ometti J. L’apparecchiato è semplice e sobrio ma nel contempo abbastanza elegante e completo, rispecchia lo stile rustico e ruspante della saletta; la tovaglia non c’è, è sostituita da un foglio di carta scura per ogni commensale: scelta, secondo me, non casuale, al fine di valorizzare il legno scuro del tavolo, bellissimo da vedere.

Il menù è fisso, come nella tradizione agrituristica. Da bere ci portano acqua liscia e gassata, lambrusco grasparossa e pignoletto, il tutto senza etichetta, suppongo di loro produzione; il vino è molto buono, davvero di qualità e in gran quantità

Come antipasto ci viene proposta una frittata di cipolle tagliata a triangoli su un letto d’insalata; eccezionale piatto d’apertura è pensiero unanime della comitiva. Io ho provato a condirla con qualche goccia di aceto balsamico già presente sul tavolo, scelta assai felice. Il balsamico mi sembra tipo un IGP invecchiato 1-2 anni, gradevolissimo.

Passato il giusto tempo, fra una chiacchiera e una foto e l’altra ci viene portato il primo piatto del bis di primi concordati arrivano i classicissimi tortelloni ripieni di ricotta al burro salvia e pancetta; ottimo tortello fatto in casa, dal sapore delicato, cottura ottima, buonissimo! Il secondo primo piatto è la gramigna al torchio con ragù: pasta fatta rigorosamente in casa, dall’aspetto di vermicelli, ottima cottura, ragù eccezionale di carne, gran piatto. Le quantità dei primi sono abbondanti.

Un attimo di pausa prima del secondo; nel frattempo, nella nostro conversare amabilmente, arriva un attempato signore, gentilissimo, che ci porta legna per il camino e ci racconta di tutto un po’ sui terreni circostanti l’azienda e sui piatti che propongono. Starlo a sentire è meraviglioso, si percepisce l’amore e la cura per la natura, per il proprio lavoro e il riguardo alla soddisfazione del cliente che da cliente si trasforma in ospite, perché è quella l’impressione generale, che siamo ospiti di una famiglia che ci offre il meglio della loro terra e che fa di tutto per farci stare bene.

Come secondo arriva, servita su due belle piastre, una favolosa grigliata di carne come non avevo mai visto prima: costolette, salsiccia, sottocoda (almeno così mi pare di aver capito dalla presentazione del gentile e simpaticissimo ragazzo che ci ha servito); e ancora carne di pollo con alette e poi un altro tipo di carne, forse agnello? Non sono sicuro. Beh, la cottura e la bontà di tutte queste carni risulta eccellente, una delle migliori grigliate mai mangiate, a mio parere. E non solo mio. La quantità è assai abbondante. Insieme alla carnazza come contorno sono presenti patate al forno in gran numero, ottime, e insalata. Alla fine della “maialata” avanza un bel po’ di roba; il ragazzo di prima, senza che gli dicessimo nulla, riporta il surplus in cucina e confeziona il tutto, comprese le patate, in scatolette di plastica e imbusta il tutto per poi darcelo per portarlo a casa. Finalmente qualcuno che sistematicamente ha questo modo di fare, quando ci sono certe quantità di rimanenze.

Pauseggiamo ancora un po’, tanto la notte è lunga e non ci corre dietro nessuno.

Arrivano i dolci della casa, una buonissima torta di mele servita calda, e successivamente dei tradizionali tortelli dolci ripieni di confettura, ottimi, tutto realizzato da loro. Quantità abbondanti. Fra un dolce e l’altro ci viene portato del vin brulé fumante, riscotendo un buon successo: molto gradevole.

Poco dopo il solito ragazzo viene a prendere le ordinazioni per il caffè; non tutti lo prendiamo ma lo facciamo lavorare lo stesso, gli chiediamo caffè normali, deca e d’orzo.

Si conclude con gli amari: due tipi di nocino, grappe in vari gusti e non so che altro! Il tutto in bottiglie lasciate sul tavolo da consumare a nostra discrezione. Io ho assaggiato solo il nocino invecchiato 5 anni, molto buono.

Verso mezzanotte e mezza arriva il momento di andarsene e chiediamo il conto; essendo il menù fisso lo è anche il prezzo, stabilito a priori, comprensivo di tutto: € 25 a testa. Per quanto si è mangiato, la qualità, la gentilezza di chi ci ha servito, location eccezionale, direi che è un prezzo economico.

Adatto ad ogni situazione, l’ambiente è raccolto, curatissimo e molto caldo, davvero bello. La cucina, tradizionale e casereccia, mi sembra una delle migliori mai provate.

All’unanimità io e il gruppo ci promettiamo di tornare in estate usufruendo stavolta della terrazza esterna.. Siamo rimasti tutti entusiasti della serata in questo agriturismo, grandiosa esperienza! Queste persone che gestiscono l’azienda amano il proprio lavoro e lo sanno fare divinamente.

Assolutamente imperdibile, 5 cappelli, e forse sono anche pochi.

8 commenti

tata
16/12/2012
bravo jimi.. condivido in pieno....e' poco che ci sono stata ma ne sento gia' nostalgia... fantastici i gestori eh?? sono loro e i loro genitori che con amore rendono questo posto..gia' bello di suo, qualcosa di speciale..ps l'aceto balsamico che hai assaggiato ha come minimo 12 anni di invecchiamento... :yes: :clap: :clap:
johnnybazoo
16/12/2012
bella Jimi :yes:
Zemian
17/12/2012
Sono estremamente curioso... da quello che leggo qui e dai Tuoi predecessori mi sembra che in 'sto posto vi sia quel qualcosa in più rispetto all'agriturismo "standard" :-)... quel qualcosa di umana virtù che ti lascia un piacevole ricordo e la voglia di tornarci ;)
Jimi-Hendrix
17/12/2012
Sì, ragazzi... Ha una marcia in più, un qualcosa che rende speciale tutto.. Da provare assolutamente :) Tata, ho sbagliato clamorosamente col balsamico.. C'è una ragione, sono abituato troppo bene con quello del mio papà che invecchia da...40 anni?? o giù di lì.. :guitarplayer: Santa Chiara :jump:
Martora
17/12/2012
Andrò! :yes:
Jimi-Hendrix
20/11/2013
Venerdì si torna qua! olé!! :guitarplayer: :cheers:
johnnybazoo
21/11/2013
:yes: l'altro ieri stavo giusto dicendo alla Sabry che volevo chiamare per saper quando fanno la carne alla griglia. :sbav: :sbav: :sbav:
Jimi-Hendrix
21/11/2013
Mah, direi sempre, dietro richiesta.. e vista anche la stagione. Domani comunque vedo l'andazzo e riferisco! :emu: :guitarplayer:
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