Questa sera abbiamo voglia di pizza, e proviamo (noi due) a tornare da Arturo, dopo tanto tempo. Arriviamo alle otto e dieci, grande ressa all’entrata, ma è gente che ordina pizze da asporto. Per un tavolo per due, ci dice un cameriere forse addetto alla logistica, c’è da aspettare un po’. Ma dopo 5 minuti di orologio ci trovano un tavolino, nella sala a vetri che guarda il parcheggio, proprio in fondo. Li forse c’è meno confusione (ma non troppo: dopo poco aumenta!). Arriva il cameriere e prende le ordinazioni: un calzone farcito (mozzarella, prosciutto cotto, carciofini e funghi) e una pizza con il radicchio (pasta a spessore normale), e da bere solo un litro di acqua frizzante. Dopo pochi minuti, nonostante il pienone, ci servono: molto buoni entrambi, il calzone bello pieno e saporito, pasta molto buona, e anche la pizza con il radicchio validissima, solo forse un po’ molto cotti (avevamo visto, all’entrata, che il forno rotante viaggiava al massimo, ed era alimentato da sei pizzaioli!). Alla fine della cena ancora qualche minuto e ci alziamo per chiedere il conto: fila e ressa  anche per questo. Paghiamo 20.50, e direi abbastanza corretto. Meglio sarebbe venire un giorno feriale, perché il sabato sera è semplicemente FERALE! Torneremo perché la pizza ora è veramente buona. Questa sera servizio OK, piuttosto veloce, e cibo OK: quattro cappelli (non 5 per il sound che trovi nel locale). Bene anche il rapporto qualità/prezzo.
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