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Il giapponese a modena rimane per me ancora un mondo da scoprire. Gia' di per se' la cucina giapponese stessa mi è familiare da un anno o poco piu', grazie soprattutto a esperienze milanesi  piu' che modenesi. E poi, mi/vi chiedo: ma i gestori dei ristoranti giapponesi sono veramente giapponesi? Non è polemica, s'intende, solo dubbio misto a curiosita'... Cio' detto, sabato sera, ci troviamo in 3 con la decisa voglia di una svolta radicale rispetto alle due settimane natalizie e capodannesche all'insegna di tortellini-zamponi e derivati suineschi di sorta: è giunto il momento di una concessione alla salute, e il binomio riso/crudite' ittica del giappo e' perfetto in tal senso. La scelta - dopo un'esplorazione di persona in un altro locale con conseguente fuga per la netta impressione di "puffo" - cade sul Wasabi, sushi bar con menu' alla carta in via rainusso, che si taccia di essere il primo giapponese sbarcato in Ghirlandina's country. Il locale e' un bar, le brioches avanzate dalla colazione stanno li' a testimoniarlo. Ma l'ambiente e' carino e funzionale, privo di fighettismi new age che spesso si trovano nei locali a marchio orientale. Sulla cassa campeggia la scritta "menu serale 15,90", che, dopo verifica, si conferma come un "all you can eat" effettivo con il solo restringimento a un piatto di sashimi a testa, cosa ragionevole tutto sommato, oltre al bere. Quindi apriamo le danze a spariamo un ordine notevole (si ok le feste ma abbiamo fame): Una barca con sushi/sashimi/maki misto per due persone, un riso tokio con maiale, spaghetti udon con pesce, zuppa di miso, edamame, e poi ricarichiamo con un altro maki misto. Condiamo con 2 birre asahi, acqua e caffe'. Servizio da subito puntuale, con appena un paio di sbavature e solo un "scusa ti ricordi che avevamo chiesto.." con immediata riparazione. Il cibo fa buona figura: il sushi è buono, con il riso molto compatto ma non "patocco", anzi ottimo che ogni nigiri non si sfaldi al primo puccio nella soya, ma mantenga la consistenza permettendo di masticare tranquilli senza essere costretti a un super boccone per prevenire la catastrofe. Niente da dire sui maki, gustosi. Il riso tokyo è mangiabile e gli udon piacevoli. gli edamame sono una droga non ancora dichiarata ma che da sicura dipendenza, mentre la zuppa di miso si difende. Unico neo il sashimi, che non brilla, anzi colpisce negativamente quello di tonno per un taglio sbagliato: non mi era mai capitato di trovare una fettina di sashimi cosi' spessa e soprattutto col filamento trasversale a resistere allo sbranamento. Invece il salmone presentava alla mascella una consistenza molto soffice. Alla fine comunque spazzolato tutto, niente da dire. E al momento del conto ancora silenzio assenso per i 19 euri cadauno, onesto. Quindi avanti con 3 cappelli e un piu', non arrivo ai 4 per la fettina di tonno di cui sopra. Ma ci si ritorna per un'onesta mangiata nipponica.
14/01/2013
Sul cibo posso dire poco... anzi pochissimo non essendone un consumatore abituale. :-) Ti posso rispondere con cognizione di causa sul discorso gestione: la stragrandissima maggioranza dei ristoranti/rosticcerie/tacheauei giapponesi sono gestiti da cinesi.:-) La cognizione di causa deriva da quanto mi dice un amico (affidabile e competente) che conosce a menadito queste dinamiche per ragioni professionali e personali... oltre naturalmente all'interesse del sottoscritto per tutto quanto è economia & antropo-economia. ;)