Occasione: cena prenatalizia di squadra, un bordello immane, 18 persone da mettere a sedere, ma nessun problema, il posto c'è e così il più è fatto. Anzi no, per mettere tutti d'accordo sul menù fisso, è stata un'impresa, ma ne è valsa la pena. Il titolare, molto gentile, mi ha spiegato per filo e per segno le portare e alla fine abbiamo convenuto per due antipasti, due primi e un secondo (che poi in seguito a trattativa verràtramutato in bis...ma questa è un'altra storia).
Arriviamo alle 20,30 come concordato, dopo l'immancabile aperitivo alla Pomposa, così che il nostro stomaco è bello carico e pronto a tutto. Ci sistemiamo nella saletta e notiamo le facce preoccupate delle coppiette giàpresenti. "Sì, avete sbagliato serata" rispondevano le nostre espressioni, quasi a scusarci di quello che poi succederà.
Il titolare e la sua compagna sono molto gentili e affabili, gli antipasti non tardano ad arrivare: frittelle di baccalàe bruschette al lardo, con le quali arriva anche l'abbeveraggio, una bottiglia di lambrusco ogni due persone. Voto 7 agli antipasti, voto 9 all'atmosfera, voto 10 alla cortesia.
Si prosegue con un bis di primi che comprende una portata in vassoio di ravioli ricotta e cicoria al burro e salvia, mentre l'altra portata è il risotto al Barbera con salsiccia. Entrambi ottimi, menzione d'onore per il risotto, per il quale difficilmente esprimo pareri positivi, perchè non è uno dei miei piatti preferiti. Questo servito dall'osteria i 5 sensi merita di essere provato da tutti! Mettiamo dunque un buon 8 ai ravioli e un 8,5 al risotto.
La pancia comincia ad essere giàpiena, ma mancano ancora i secondi. Come dicevo, alla fine siamo riusciti a strappare un mix di stinco di maiale con patate al forno e cotolette alla piemontese con verdura. Per quanto riguarda lo stinco, devo essere sincero, ne ho mangiati dei migliori, ma comunque non male. Voto 6,5. Le cotolette invece erano molto valide, cucinate davvero bene, così come le patate al forno. Voto 8 ad entrambe.
L'insalata non l'ha considerata nessuno, è rimasta abbandonata nella sua terrina, quasi ad ornamento a centro tavola. Prestazione ingiudicabile, quindi! :-)
A questo punto, quando giungono gli assaggi dei dolci, l'ilaritàè all'apice e le scene deliranti si susseguono, qualche ospite probabilmente infastidito dal chiasso abbandona il locale. Ci impossessiamo del megafono posto sul bancone e invitiamo tutti i partecipanti a pagare prima di uscire dal locale, perchè Gianluca e la sua compagna se lo meritano di brutto. Per quanto ci riguarda, prima di andarcene facciamo due chiacchere con loro, ci beviamo un caffè e qualche amaro, quindi salutiamo (pagando poco più dei 30 euro concordati perchè abbiamo un pò esagerato con il vino, nel senso che ci hanno portato qualche bottiglia in più, cosa avete capito...) e ci rituffiamo nella movida modenese.
Complimenti per la cucina, per la cortesia, per la pazienza. Sicuramente torneremo. Ma sono sicuro che quando succederàci terrete una stanza tutta per noi!