Recensione su La Sberla Vino e Cucina Nonantola
visitato da tranzollo il 02.02.2013

Recensione su
La Sberla Vino e Cucina
Nonantola

Visitato il 02.02.2013
Buono
Scritta da tranzollo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 42.50
Coperti: 1
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"Riempi il bicchier ch'è vuoto, vuota il bicchier ch'è pieno, non lo lasciar mai vuoto, non lo lasciar mai pieno". Una celebre massima popolare che invita ai piaceri di Bacco, scritta nella parete di fronte al bancone è il primo simpatico impatto che si ha entrando alla "Sberla", antica stazione di posta ristrutturata ne pieno centro di Nonantola. Pavimento in listelloni di legno, pareti color arancio pastello, travoni al soffitto, 20-25 coperti in tutto, locale piccolino ma con una sua suggestione. Unico neo, forse, un po' troppo fresco come temperatura. Il ristorante ti propone una cucina varia di terra e di mare, ed è dotato anche di una discreta lista dei vini. A servire ci sono due ragazze veloci. Arrivano come apristomaco due mozzarelle in carrozza, buone,leggero e per niente unto il fritto. Decidiamo poi per la cucina di pesce. Mia moglie sceglie le mezze maniche con sugo di triglia, io i maccheroncini al torchio con capesante  e zucchine. Il sugo di ambedue i piatti sarebbe buono, purtroppo risulta piuttosto liquido e per niente amalgamato con la pasta, una passaggio in padella prima di servire i piatti avrebbe forse portato ad un risultato migliore. Come secondo Angela ordina la spadellata di seppioline con le zucchine, buone e tenere. Io provo i bocconcini di pesce spada in crosta di pistacchi con salsa di limone. Non si capisce bene il termine "crosta", io mi figuravo una sorta di involucro rappreso a base di crema di pistacchi che contenesse i bocconcini di pesce, invece era una salsa, buona per la verità, che accompagnava i bocconcini. La salsa al limone poi era decisamente sovrastante a tutto il resto, e oltre a conferire un sapore troppo aspro al piatto, smorzava purtroppo il gusto del pesce.   Meglio sarebbe stato, forse, abbinare una salsa all'arancia, come si può trovare in diversi piatti della cucina siciliana. Oltre ad una minerale abbiamo ordinato un buon Riesling altoatesino Elena Walch Castel Ringberg 2011. Terminiamo con due caffè ed una grappa morbida. dal conto totale ci sono stati scontati 1.50 euro.                                                                                                                     Il posto è indubbiamente gradevole, a parte il freschetto che si sentiva, purtroppo la cucina di mare non ci ha soddisfatto appieno. Magari torneremo per assaggiare quella di terra, dove tra gli altri ho già notato un piatto molto intrigante, la tagliata d'anatra ai mirtilli. 

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