Recensione su Trattoria Castelcampeggi Castelcampeggi di Calderara di Reno
visitato da maurig il 08.02.2013

Recensione su
Trattoria Castelcampeggi
Castelcampeggi di Calderara di Reno

Visitato il 08.02.2013
Consigliatissimo!!
Scritta da maurig
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 11.00
Coperti: 1
2 commenti

Erano più di 30 anni, e non è un vanto ma una realistica costatazione, che non andavo a mangiare a Castelcampeggi

.Colgo l'occasione abbinandola alla necessità di un pranzo di lavoro con un amico/cliente e al bisogno di trovare un posto un pò defilato per parlare di cose riservate.

Il mondo si è fermato all'ultima volta in cui c'ero stato, la verandina esterna, il piccolo bar in entrata e a fianco la sala lunga e stretta con una dozzina di tavolini. Arredamento che era "vintage" trenta anni fa.....

Ci accoglie un signore burbero e professionale che ci declama le proposte del giorno, classiche, che vanno come primi piatti dalle tagliatelle al ragù, ai tortelloni, agli spaghetti con il tonno (essendo venerdì) e vari tipi di pasta corta. Come secondi piatti scelta fra carne alla griglia, scaloppine in vari modi e roastbeef.

Optiamo, il mio ospite per una tagliatella al ragù e io per un piatto di penne all'arrabbiata, porzioni abbondanti, le tagliatelle sode e ben condite, il ragù non leggerissimo ma molto appetitoso, le penne decisamente arrabbiate ma senza anestetizzare il palato, appena un po troppo cotte per i miei gusti personali.

Proseguiamo con degli spinaci al burro per kil mio ospite e una porzione di scaglie di grana padano per me, anche questo tutto buono.

Mezzo litro di lambrusco della casa, una minerale e 2 caffè buoni fanno da complemento al pranzo.

Apro un piccolo sipario nostalgia..........Castelcampeggi si trova lungo una strada sottoargine del Reno e quando ero un ragazzino e correvo in bicicletta era parte integrante del circuito in cui io e miei compagni emici di allora ci allenavamo un paio di volte alla settimana. La trattoria allora c'era già e ogni tanto ci si fermava con l'allenatore per ragruppare i dispersi ( fra i quali io non mamcavo mai...).

Era gestita dalla signora Bruna, ottima cuoca e dal marito del quale non ricordo il nome che era un ottimo conoscitore di vini, non credo per scuola ma per dure battaglie sul campo.

Ho iniziato a frequentarlo allora con gli amici, e se eri di casa, ogni tanto e di contrabbando riuscivamo ad avere del clinto artigianale da bere con la polenta e la cacciagione che erano le specialità della casa.

Sopra alla porta della cucina campeggiava un cartello con scritto a caratteri cubitali il divieto più imperativo che abbia mai avuto occasione di leggere su un cartello e testualmente diceva "ENTRARE IN CUCINA E' ASSOLUTAMENTE PROIBITO".

L'ultimo ricordo, poi la signora Bruna e il marito cedettero l'attività per motivi di età e salute, risale ad un lunedì di pasqua quasi estivo, mangiammo all'aperto e dopo aver ordinato primi piatti, polenta con tutti gli intingoli possibili ordinammo grigilata mista e fiorentine per tutti e la Bruna uscì dalla cucina  per vedere se era possibile che fossimo solo in quattro............

Venendo all'oggi abbiamo mangiato bene, in tranquillità e con una spesa assolutamente risibile sicuramente tornerò per provare altri piatti e il menù serale che mi dicono con offerte più ampie

 

 

2 commenti

PIPPI
10/02/2013
capisco bene i ricordi....un pò fuori mano per me purtroppo questo posto però... buon compleanno! :cake:
maurig
10/02/2013
grazieee
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