Recensione su Il Pescato del Canevone Rimini
visitato da Luci il 17.03.2013

Recensione su
Il Pescato del Canevone
Rimini

Visitato il 17.03.2013
Consigliatissimo!!
Scritta da Luci
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 35.00
Coperti: 4
0 commenti

Nel centro storico di Rimini tra i vari edifici  medioevali sorge il Canevone dei Veneziani  “l’anitichissimo  Canevone di Santa Maria della Misericordia di Venezia”  .

Questo edificio, che prende  il suo nome da “canava” che significa bottega dove si vende il vino, il pane ed altri commestibili nonché magazzino per il  grano o per il sale,  nell’800 si presume sia stato venduto ad una famiglia riminese poi nel XX secolo diviso in due distinte proprietà, una sulla via Santa Maria in Corte e l’altra sulla via Tonini dove oggi ospita, da circa cinque anni, il ristorante.

Questo locale è davvero affascinante e conserva gelosamente  e con orgoglio tutta la sua lunga storia,  benchè  abbia, a mio parere, “quel non so chè” di nordico-moderno che lo rende ancor più bello e soprattutto vivo.

Il soffitto è altissimo quindi risultano d’effetto le grandi vele appartenute alle imbarcazioni di Cesenatico con i tipici colori arancio-marrone, posizionate sulle pareti di mattoncini nudi.

I tavoli sono tutti di legno e apparecchiati con tovagliette di carta con su scritto una frase di Charles Bodelaire  “chi beve solo acqua ha qualcosa da nascondere” , la stessa tra l’altro è riportata anche sopra un grande specchio posizionato alle spalle del  bar.

Il giovane gestore munito di  un sacchetto di carta  pieno di …. poi scopriremo essere pane , ci accompagna al tavolo  che avevamo prenotato  per  quattro.

Per sostenere Bodelair nella sua affermazione e sottolineare che noi non abbiamo nulla da nascondere, decidiamo di prendere una bottiglia di vino bianco per accompagnare il nostro pasto a base di pesce e ci affidiamo alle conoscenze della nostra amica nonché aspirante Maestra Sommelier che opta per un Rebola 2011 Colli di Rimini Podere Vecciano (14 gradi….. non so se mi spiego!!!! ) Aggiungiamo anche 2 bottiglie di acqua (forse è meglio!!!!!).

Il menu’ non esiste, o meglio,  all’ingresso del locale, alla parete, c’è una grande lavagna con su scritto i  piatti del giorno che variano a secondo del  “pescato”.

Scegliere  tra  piatti così  stuzzicanti non è stata cosa facile, gli avrei assaggiati tutti!!

Ordiniamo:

2 porzioni di carciofi ripieni di ombrina (erano praticamente lessati e il pesce inesistente);

1 porzione di pomodori ripieni di mazzancolla e scamorza (ottimi);

1 porzione di capesante all’arancia (molto delicate);

A seguire :

2 porzioni di   gnocchi  con mazzancolla e cime di rapa (favolosi, servite unitamente in un tegame di alluminio);

 2 porzioni di fritto di paranza (oltre ai vari pescetti c’erano anche  verdurine   tagliate a julienne sottilissime)

1 porzione di baccalà gaspè  alla brace con patate (ottimo, il baccalà gaspè per chi non lo sapesse è un tipo di baccalà salato pochissimo, praticamente lavato in salamoia ed essicato, viene prodotto solo in Canada nella penisola di Gaspè)

Per finire :

1 coppa di yogurt  “arricchito” (cioè con l’aggiunta di panna) sopra a pesche sciroppate e granella di nocciola,

1 sorbetto al caffè e 3 caffè.

Molto cordiali i camerieri (una gentil donzella e un ragazzo) che ci servono al tavolo,  che con pazienza e simpatia  soddisfano tutte le nostre curiosità e ci accompagnano in questa squisita degustazione.

All’uscita è posizionato un quadernone dove i commensali prima di congedarsi possono lasciare un loro pensiero, un commento, un giudizio e noi naturalmente abbiamo lasciato il “segno” ovviamente positivo!!!! Alla prossima !......

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