Recensione su Auberge Gourmande (Francia)
visitato da carolingio il 29.03.2013

Recensione su
Auberge Gourmande
(Francia)

Visitato il 29.03.2013
Consigliatissimo!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 24.30
Coperti: 1
4 commenti

Bourgogne – 3


Un pomeriggio tra il piovoso e il nevoso (tanto come il giorno prima) ci ha un po’ limitato negli apprezzamenti paesaggistici, ma non ci ha impedito di visitare Semur en Auxois, bella cittadina turrita, e Dijon by night, dove eravamo già stati di giorno alcuni anni or sono.
L’Auberge Gourmande è a Velars sur Ouche, un paesino sperso nella fredda e buia campagna borgognona, ad una dozzina di km. dal centro di Dijon.

Veniamo accolti da due giovanissime cameriere, una in particolare avrà avuto sì e no sedici anni, simpatica, seppur un po’ “empechèe”. La conduzione ci appare come familiare. L’ambiente è abbastanza piacevole, disteso, in stile classico, con poltroncine di raso rosso e oro.
Una delle due cameriere ci porta subito una prima mise en bouche: due bignè con pasta al formaggio, buoni.
Quindi, cinque minuti dopo, la camerierina più giovane, tra un risolino e l’altro con la sua amica, ci porta una seconda mise en bouche: due ciotoline con patè di cervo, con ristretto di frutti rossi e vino rosso, mousse de canard, e due germogli di soia. Ottima. Meno ottima la camerierina che a mia richiesta ci dice che il “gibier” sarebbe un volatile… mumble mumble… con le corna… Rimedia il maitre, anch’egli molto giovane, ma ben più scafato (non ci vorrebbe molto, per la verità), che ci spiega per bene di cosa si tratta.

Da bere ordiniamo mezza Badoit e un calice di pinot nero della zona, non mi ricordo più di che cantina, anche se il maitre mi ha fatto vedere la bottiglia, perché io voglio sempre sapere da dove viene il vino che bevo… (e la camerierina più giovane non sapeva spiegarmelo…). Vino buono, però non da strabuzzare gli occhi.

Prima di Semur eravamo passati da Alèsia, luogo della memorabile battaglia, dove Giulio Cesare sconfisse Vercingetorige e sottomise la Gallia. Ora, nella larga piana tra le colline, è stato realizzato un museo architettonicamente significativo: un enorme cilindro di vetro ricoperto da travi in legno oblique a strisce con inclinazione contrapposta.
Non che dia tanta importanza alle battaglie (né che mi piacciano molto), ma se la Francia è ora così, credo che, volenti o nolenti, molto derivi da quell’avvenimento di duemila anni fa e dall’impostazione culturale che ne è derivata, da cui è rimasta estranea solo l’attuale Bretagna.

In tempi perfetti arrivano le entrèes, che sono due terrines de fois gras con gelèe di fichi, in pratica due fette di fois gras macinato grosso, con molesini parte per parte. Non male, ma neanche memorabili.

Il piatto principale di mia moglie era costituito da un trancio di pesce con un nome strano (che non ricordo e non conoscevo… ma lei ha voluto provarlo lo stesso), adagiato su un misto di verdure mediterranee, melanzane, pomodori, cipolla, zucchini e basilico, con infilzati due germogli di soia. Ottimo il pesce strano (l'ho assaggiato anch'io) e bella presentazione.

Piatto mio: arrosto di vitello ripieno con una specie di salama cotta, molesini, mini fagiolini, champignons (che spesso vengono inseriti nei piatti dai francesi "a tradimento" e che ho dato a Marta), bloc di carbonara, un gnocco di patate, purè di patate, una-tega-una, bolle di marmellata di fragola, due germogli di soia, anche qua infilzati sopra. Molto buono, bel piatto.

Come dessert, invece del dolce prendiamo una scodellona di ceramica bianca con formaggio crème blanche, e un piatto con Epoisses, Brie e un formaggio mezzano sconosciuto (ho provato a chiedere…) buono, ma non al livello dei nostri mezzani.

Offerta finale: 2 mini ciotoline di legno con granita al pepe e mousse al bergamotto. Ottima per farsi la bocca.

Il conto è stato di 48,60 euro in due. Il servizio è stato nel complesso poco professionale rispetto agli standards francesi, anche se simpatico in qualche occasione. Abbiamo mangiato bene, prezzo basso per la sera, ma non era al top come i due precedenti. Inoltre c’era qualche ripetizione di troppo nell’inventiva dello chef (molesini e germogli di soia). Arrotondo ancora un po’, per eccesso, anche per le numerose cosettine offerte.

 

4 commenti

tata
06/04/2013
Come sempre un attacco di nostalgia per luoghi e sapori che ho avuto la fortuna di visitare e di assaggiare...bello!!!..con un po' di malinconia... :) :)
carolingio
06/04/2013
ah, ma ci sei stata anche tu? ma in zona o all'Auberge Gourmande?
tata
06/04/2013
in zona, ma il menu' e' simile, in particolare quello di pesce che e' come quello che avevo preso io...e anche io non avevo capito il nome...mi sembra di rivedere la scena...e anche quello che avevo preso io era buonissimo..la francia per fortuna abbiamo avuto occasione di visitarla tutta in varie occasioni e non siamo mai rimaasti delusi...
carolingio
07/04/2013
... e così è anche per noi... noi riusciamo a stare un anno senza andare in qualche parte della Francia...
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