Eravamo a Traversetolo per una mostra alla Fondazione Magnani Rocca.
La sera prima avevamo prenotato in questo ristorante che ci era stato consigliato. Due persone per le 19.30 (la Fondazione chiude alle 19, e il ristorante è proprio a pochi metri).
Non è facile da trovare, non ci sono cartelli sulla strada principale, o perlomeno noi non li abbiamo visti.
Fuori è molto bello, una casetta in sasso, ristrutturata.
Anche dentro è accogliente. Eravamo i primi clienti. Tavoli di legno, pareti di sasso, travi al soffitto. E ad una parete della sala più grande c'è una vetrata da cui si vede il torrente che fa (o faceva) funzionare il mulino.
La cameriere, molto gentile, ci porta i menu.
Ordiniamo: un piatti di spaghetti alla cipolla per me (buonissimi, saporiti ma non pesanti) e per il moroso spaghetti alla carbonara di mare (buoni, dice).
Poi una frittura di baccalà e verdure con salsa agrodolce per me (fritto leggerissimo e poco unto, la salsa accompagnava ottimamente il fritto) e una tagliata con le patate per il moroso (buona, forse la porzione non era abbondantissima, nonostante per gli altri piatti fossero più che ricche).
Da bere: un calice di Cabernet Sauvignon della cantina Due Torri per me (mi è piaciuto molto) e un Moscato secco per il moroso (l'ho assaggiato, devo dire un po' troppo dolce per i miei gusti).
Infine un dolce in due: un dolce mattone "frullato" ma molto buono (con cui ho finito il vino del moroso, e col dolce ci stava bene).
77 euro in due. Non proprio a buon mercato ma devo dire che per l'attenzione durante il servizio e la qualità dei piatti ci sta pienamente.