Recensione su Chez Moss Lyon
visitato da tranzollo il 26.04.2013

Lione è una città che si lascia visitare. Non è Parigi naturalmente, ma è in una posizione suggestiva, alla confluenza della Saona col Rodano, e la parte vecchia, la Vieux-Lyon, è veramente deliziosa. Altro dato da non sottovalutare, è molto vicina alla Borgogna, una regione di notevole impatto sia dal punto di vista storico-artistici che enologico. La sera del 26 ci fermiamo, siamo quattro coppie e due bambini di dieci anni ciascuno, da Chez Moss, un ristorante specializzato nella cucina di pesce. Situato nella vivacissima isola pedonale, ricca di locali e sempre frequentata da gente, il ristorante è decisamente demodè, datato, ricorda i locali anni '60 : rivestimenti di ceramica bianca, compreso il soffitto, arredi in legno laccato, dipinti con scene di cene conviviali alle pareti.Forse un po' malinconico, ma pieno all'inverosimile, indice di una buona cucina. Cominciamo col loro Trionfo di pesce, un sontuoso e abbondante vassoio in cui su un letto di ghiaccio  trionfano, appunto, ostriche, vongole, cozze, conchiglioni di mare, gamberoni, il tutto felicemente abbinato con una specie di salsa bernese. Ottimo, i bimbi, bocche sante, si sono letteralmente scatenati sulle ostriche che erano veramente notevoli, ma anche tutto il resto, freschissimo, era all'altezza. Proseguiamo con una gligliata di branzino ed orata guarnita con riso, buona, ma non al livello del Trionfo di pesce. Oltre a quattro minerali ci siamo fatti portare anche due bottiglie di Macon Village bianco Cote du Rhone, buonino. Giusto per pultirsi la bocca abbiamo ordinato sei porzioni di Saint Marcellin, un formaggio a pasta molle ottenuto da latte vaccino ed originario del dipartimento dell'Isere, nell'antica provincia del Delfinato :  molto saporito, di gusto deciso, formidabile spalmato su una fetta di pane. Terminiamo con un composè di dolci, fra cui yoghurt con ciliegine, crema chantilly, babà con panna e canditi (ma è nettamente migliore quello napoletano, lo dico senza alcuna vena sciovinistica), Caffè comsì comsà, e non poteva essere diversamente, non eravamo in Italia. Ottima cena comunque, senza alcun dubbio. Memorabile quella entrèe di molluschi e crostacei.