Recensione su Trattoria La Spiga Vignola
visitato da Classe80 il 24.04.2013

Recensione su
Trattoria La Spiga
Vignola

Visitato il 24.04.2013
Consigliatissimo!!
Scritta da Classe80
Servizio: Ristorante
Contesto: baracca con gli amici
Spesa a testa: 46.67
Coperti: 3
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Tocca di nuovo a me scegliere il locale e, dopo aver mentalmente indetto le “culinarie”, eleggo questa trattoria fra i 3/4 ristoranti candidati.

Dopo un veloce aperitivo in centro a Vignola ci dirigiamo quindi verso Brodano. Siccome però la macchina tocca all’unico non Vignolese, per fargli credere che il ristorante sia lontano e imparanoiarlo quindi a buco relativamente al consumo di alcolici, lo facciamo percorrere improbabili viuzze nelle “basse” impiegando circa il triplo del tempo necessario per raggiungere La Spiga (che fra l’altro è situato a circa 200 mt da dove abito io e da dove quindi è passato a prendermi...).

Subiti una serie di improperi indirizzatici dall’autista non appena scoperta la burla, parcheggiamo ed entriamo. Il locale, già descritto mille altre volte, è carino ed accogliente. Lo definirei inoltre ristorante, piuttosto che trattoria.

Ci accomodiamo e per ingannare l’attesa ci vengono subito serviti degli ottimi mini gnocchi fritti.

Ordiniamo un tris di primi votato col sistema proporzionale (nel senso che ognuno, con la sua preferenza, decide una pietanza di cui ne mangeremo un 33,33% a testa). Io scelgo mezzelune ripiene di formaggio e pere saltati con burro e semi di papavero (ottime, molto delicate), l’altro Vignolese opta per una tagliatella al crudo di Parma (un po’ asciutte) mentre il forestiero bestemmia un tortellino alla boscaiola!!! Mamma e nonna perdonatelo perché non sa quello che fa…

Purtroppo il fatto di essere nato a Formigine ed averci vissuto per quasi 33 (lo giuro) anni non lo ha evidentemente purificato dalle sue origini extra-emiliane…

Devo dire buono il tortellino, ma qui urge comunque la riforma elettorale!!!

Prima e dopo i primi troviamo lo spazio anche per 4/5 borlenghi, a mio parere fra i migliori che si possono mangiare nel paese delle ciliegie.

Io ed il blasfemo attacchiamo anche i secondi: tagliata al rosmarino e sale grosso per lui e filetto all’aceto balsamico per me. In entrambi i casi carne di ottima qualità e cottura perfetta. In accompagnamento un’abbondante porzione di patate al forno.

Il tutto annaffiato da un discreto refosco “Forchir” e da un buon nero d’avola “Feudo Arancio”.

Mi concedo infine un dolcino (ci credete se vi dico che non mi ricordo cosa ho mangiato?!) prima di chiudere con doppio giro di amari/grappe per tutti.

Cordiale e simpatico il servizio, adeguato il conto, splendida la serata.


 

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