La sera del mio compleanno, come ormai è tradizione, festeggio con mio marito nel mio ristorante modenese preferito. Qui tutto è sempre perfetto, dall’accoglienza alla cucina, dal servizio all’ambiente, per cui mi sembra un ottimo posto per festeggiare e farsi coccolare in un giorno importante! :)
Previa prenotazione, arriviamo in leggero ritardo e notiamo che sul retro stanno allestendo un gazebo per l’estate… prima o poi il caldo si deciderà ad arrivare, vero?! ;)
Entriamo, sulla porta ci accolgono, come sempre, il gentilissimo maître/figlio della cuoca e la giovane e sorridente cameriera, entrambi impeccabili in divisa scura.
Ci accompagnano al nostro tavolo, tondo, ampio e ad angolo, apparecchiato di tutto punto e con la candela accesa che dà quel tocco in più.
Alcuni tavoli sono già occupati, ma l’atmosfera è e rimarrà molto tranquilla e raffinata, perfino l’unica bambina presente, nonostante la giovanissima età, si comporta benissimo.
Leggiamo i menù, molto interessanti, accanto alle pietanze solite leggo alcune nuove proposte, ma è la voce fuori menù che mi conquista.
Visto che vogliamo festeggiare degnamente, non ci facciamo mancare nulla e ordiniamo dall’antipasto al dolce, ovviamente pietanze diverse in modo da assaggiare più cibi.
Fatte le ordinazioni, subito arrivano una bottiglia d’acqua frizzante e il vino da noi scelto, un Lambrusco Rosè Brut della cantina Cleto Chiarli. Il maître ci fa vedere bottiglia ed etichetta, poi la appoggia sul tavolino vicino ben in vista in modo da stapparla comodamente, mi fa assaggiare il vino (eh sì, l’addetta agli assaggi sono io, non che me ne intenda ma posso dire se un vino mi piace oppure no, e questo mi piace moltissimo: non è pesante, ha un buon profumo, un colore rosato e luminoso e naturalmente ha un gradevolissimo sapore!) e, dopo il mio consenso, ci riempie i bicchieri, cosa che il personale farà durante la cena ogni qualvolta il livello del vino scende… molto professionali! Lasciata la bottiglia nel secchiello, attendiamo il cibo.
Si comincia, come al solito, con un filo di olio d’oliva, stavolta di Brisighella (a proposito, il paesino è molto bello, consiglio una visita, noi ci siamo stati ma di corsa, diluviava e ci siamo bagnati tutti!!!), da assaggiare col pane della casa. Pane che è sempre ottimo e morbidissimo, tanto che la cameriera ci riempirà ben tre volte, sua sponte, il cestino perché è difficile resistere a tanta bontà!
Iniziamo la cena. L’entrée è nuova e particolare. In un vassoio piccolo e bianco con due ciotoline (non è proprio così, difficile da descrivere) spiccano i bei colori di un tortino di parmigiano su letto di pomodorini e peperoni piccanti da un lato, e una spuma di carota e arancia con pancetta croccante dall’altro. Davvero insolito, mi è piaciuta soprattutto la spuma, dal sapore dolce e delicato.
Dopo la giusta attesa (tempi sempre perfetti) arriva quanto da noi ordinato; tutti i piatti sono bellissimi, ben presentati con sobria eleganza ma… le porzioni sono aumentate, il che è un bene certo, ma così faticheremo ad arrivare alla fine, eh eh!
Gli antipasti da noi scelti sono:
- aspic di anatra (avrebbe dovuto essere di quaglia ma causa mancanza all’ultimo della materia prima viene sostituito, come anticipato al momento dell’ordinazione) accompagnato da purè di patate viola: gli aspic sono tre, piccoli e sodi, la gelatina è molto buona, il ripieno ancor di più, saporito, particolare e fresco; un applauso lo merita il purè, cremoso al punto giusto, buonissimo nella sua semplicità
- calamaro farcito con gamberi e guarnito con cipolla di tropea: i tre calamari sono belli grossi e abbondantemente farciti con un composto cremoso e buonissimo di gamberi, la cottura è perfetta, i ciuffetti di calamari e le cipolle rosse e dolcissime che accompagnano e decorano il piatto sono squisiti
I primi sono:
- per me gnocchi di valeriana con ragù bianco di vitello e asparagi: è un fuori menù e sono stati proprio gli gnocchi alla valeriana (strano) a incuriosirmi, e poi io adoro sia gli gnocchi, e questi sono superlativi, sodi e morbidi al tempo stesso, con un gusto delicato e insolito, che gli asparagi; per non parlare del ragù, saporito, un accostamento azzeccato!
- per Mauro il suo primo preferito, ovvero tortellini in brodo di gallina: i tortellini sono piccoli e sodi, il ripieno è ottimo, il brodo ancor di più, e l’abbondante spolverata di parmigiano conferisce all’insieme un sapore intenso e divino… capisco e condivido appieno i gusti di mio marito
Tra una portata e l’altra, conversiamo amabilmente, tra noi o col maître che ogni tanto si avvicina per assicurarsi che vada tutto bene. Verso la fine della serata uscirà per parlare ai commensali anche la cuoca, che è raffreddata e non sta per nulla bene, poverina, tanto che dovrà scappare. Nonostante ciò è riuscita a cucinare benissimo con una tempistica perfetta e farci stare veramente bene a tavola! Non posso che farle i complimenti per la cura nella presentazione, per l’indovinato accostamento di ingredienti e per la bontà dei piatti.
Solo che, come dicevo, ai secondi siamo già pienissimi, ma sono troppo buoni per lasciarli nel piatto. Si può in un ristorante come l’Antica Moka chiedere se ce li incartano per portarli a casa? Bè, Mauro lo fa, la cameriera non batte ciglio e porta via quanto rimane delle pietanze, mio marito se lo godrà il giorno dopo confermando la bontà del cibo. :)
I secondi in questione sono:
- maialino cotto a bassa temperatura con ABTM: un piatto forte del locale, carne tenerissima e gustosa, accompagnata da tante verdure assortite e ottime
- petto di galletto farcito con prosciutto e accompagnato da mostarda e cipolle: buona e tenera la carne, resa più saporita dal ricco ripieno, ottima la mostarda, leggermente dolce come piace a me
Anche se siamo sazi, al dolce non si rinuncia, anche perché è il mio compleanno, giusto?! ;) Tra i dessert proposti, scegliamo un dolce nuovo fuori menù, tartufo al cioccolato con crema di aceto balsamico. Stavolta la scelta è identica per entrambi, come resistere alla novità, ma sul mio è appoggiata una candelina rosa accesa e la cameriera mi fa tanti auguri… grazie mille! :)
Rinunciamo al passito di accompagnamento e brindiamo col nostro vino (non ne rimarrà una goccia, è troppo buono!). L’affogato si presenta come un budino sodo ma cremoso, è freschissimo, il cioccolato è delizioso e contiene tante nocciole intere, ottime, e una crema di aceto balsamico originale e squisita. Che dire, una bontà, tanto che Mauro generosamente mi cede una parte del suo dolce e io non mi tiro indietro e finisco tutto, slurp!!!
Concludiamo la cena con due caffè accompagnati da diversi tipi di zucchero in bellissime zuccheriere e da un’alzatina di dolcetti, piccolini, belli e buoni, non resisto e ne mangio un po’, ogni boccone è una ghiottoneria.
E’ stata un’ottima cena e una bellissima serata, in cui ho festeggiato benissimo e mi sono sentita una principessa, anzi, una regina! Ci intratteniamo a parlare con il gestore; gentilissimo, mi regala per la mia festa una bottiglia di Spumante Rosè di Opera02 Ottava, pensiero molto gradito.
Paghiamo un conto complessivo di 170 euro (scontato dei due caffè), sicuramente è una cifra importante per una cena, ma ogni tanto si può fare, sia nelle occasioni speciali sia quando ci si vuole regalare una coccola e una serata indimenticabile. So che è la mia ennesima recensione di questo ristorante ma l’Antica Moka ha per me un significato particolare e mi fa piacere condividere con i gustautenti un’esperienza speciale! E poi scrivendo rivivo con piacere tutti i bei momenti… e la vita sembra subito più bella! :) :) :)
12/05/2013
Auguri Ornella! Al mio prossimo compleanno (che son 40!!!!! :)) ci vado pure me ! ;)