Organizzo come sempre la cena estiva del club fotografico di Carpì,il Grandangolo,e questa volta decido di andare un po' fuori dai soliti giri e per avvicinarsi anche a soci che vengono tutte le settimane a Carpì da Castelfranco. Dopo attenta lettura e ricerca su GM un mese fa decido di conoscere Mongi ed il suo agriturismo, Il GAIDELLO. Da quello che leggo su Gm il personaggio mi sembra in gamba quindi un pomeriggio passo da lui..
È come me lo aspettavo, diretto,sincero, e molto appassionato del lavoro che fa. Davanti a tre diversi nocini parliamo un po',oltre che del menù, della loro carne,della qualità del loro allevamento e soprattutto delle varie prove e tempi di follatura che Mongi continuamente esperimenta. Si sente lontano un miglio la passione che mette nel suo lavoro. Concludo la scelta del menù convinto che farò come sempre bella figura con gli amici del club anche se non ho testato prima il locale.
Ci presentiamo in trenta in leggero ritardo, e poiché sarebbe serata di chiusura, la grande sala e' tutta per noi. Subito ci viene servito un po' di gnocco fritto, con salumi e scaglie di parmigiano. Buoni,non trascendentali certo, ma non è li che Mongi deve fare la differenza. Si passa velocemente ai due primi:,tortelli di ricotta veramente buoni, la ricotta all'interno e freschissima,molto saporita, e risotto all ossobuco. Nonostante il caldo Mongi aveva insistito perché inserissi nel menù della serata questo piatto,e ha fatto bene. Nonostante la non perfetta cottura del riso la carne dell'ossobuco, logicamente disossata, lo ha reso splendido.tutti e trenta lo abbiamo trovato ottimo. Le porzioni non erano abbondanti,avrei preferito un piccolo giro di riassaggi,ma alla fine si è rivelato giusto x poter gustare meglio la splendida tagliata. Dopo aver servito un tenerissimo e ottimo arrosto (anche qui ne avrei assaggiato una seconda fettina ma non c'era,probabilmente dovevo chiederla ) arriva delle fumanti tagliate servita sulla pietra bollente. È qui il piatto forte della serata. La carne e' ottima,bella matura,di bestia adulta come conferma Mongi(24 mesi) e comunque molto dolce, e cotta splendidamente,croccante esternamente ma ancora rossa all'interno. Purtroppo la lasciamo troppo sulla pietra fumante e le fette prese dopo risulteranno troppo cotte. Ma rimedia subito Mongi passando per i tavoli,chiedendo a tutti se volevamo un secondo giro di questa splendida carne. Io ed il gruppetto vicino a me c'è ne siamo fatta fare subito una seconda ben al sangue, che è arrivata nel giro di pochi minuti. Ottima come la prima e non le abbiamo lasciato il tempo di cuocersi sulla pietra. Fulminata in un attimo.abbiamo bagnato il tutto con pignoletto e lambrusco della azienda agricola, come deve essere in un vero agriturismo. Li,ho apprezzati perché diversi dai soliti nomi, il pignoletto perché non troppo dolce(come molti prosecchi che oggi vanno tanto) e il lambrusco grasparossa perché molto più corposo e vinoso e meno frizzante dei soliti commerciali. In effetti Mongi mi dice che è' 70% grasparossa e 30% cabernetne merlot, da vigne che hanno ormai 50 anni.
Con comodo ns, arriva il dolce al mascarpone, e poi caffè e liquori vari sui tavoli. C'è chi sta dentro a far due chiacchiere, e chi va fuori nello splendido giardino a fumare seduti al fresco. MONGI non mette fretta a nessuno. D abbiamo il tempo x gustarci anche un buon sigaro. Siamo stati come a casa nostra, bene e soprattutto in tranquillità dopo un a splendida cena. Penso che nonostante la distanza io è tanti altri amici torneremo molto volentieri in questa oasi di pace. Grazie Mongi
Vero ma poi abbiamo aperto e tutto torna ok. Altro vantaggio DI esserci solo noi in sala. Grazie ancora e spero a presto.
18/07/2013
Eh...mongi riesce a creare quella magia li ... :)