Recensione su Osteria dei Fiori Macerata
visitato da maurig il 17.08.2013

Passando da Macerata per un brevissimo fine settimana di ferie, è per noi impossible non fermarci a pranzare all'Osteria dei Fiori. 

Con grande piacere ho visto che era già esistente nella lista delle segnalazioni di GM.                                                                    

Il locale si trova in una stradina del bel centro storico di Macerata, e piccolissimo all'interno e in estate offre la possiblità di pranzare in un piccolo dehor che ospita una decina di tavoli.

Al nostro arrivo veniamo accolti dalla propietaria che ci fa accomodare al tavolo che avevamo precedentemente prenotato.

Dalla lista delle vivande scegliamo:

2 antipasti di crostoni con muosse baccalà mantecato serviti con dell'insalta verde con arance e aceto di mele, ottimi, buonissimo il pane utizzato e la straordinarii il sapore e  la consistenza della mousse di baccalà, azzeccato l'abbinamento con l'insalata.

1 insalatona di pollo con verdure fresche, pancetta croccante e aceto balsamico molto gradita, tenero il pollo e freschissime e profumate le verdure.

1 insalatona con insalata ,rucola, pane croccante, frutta fresca, germogli e cereali anche questa molto apprezzata.

1 crespella al tartufo nero e funghi discreta

1 risotto alle pesche nettarine e Verdicchio di Matelica, piatto interessante, secondo me un po troppo dolce, comunque ottima la cottura del riso e la mantecatura

1 ravioli di ricotta con baccalà e zucchine decisamente molto buoni.

1 semifreddo al caffè e mistrà Varnelli, un classico sempre molto buono

1 crostata con marmellata della Nonna con gelato alla vaniglia buona

3 caffè appena sufficienti

abbiamo bevuto 1 bottiglia di bianco frizzante locale del quale mi sfugge il nome, leggero e fresco e 2 bottiglie di acqua micofiltrata.

nell'attesa dell'arrivo delle ordinazione ci sono stati portati degli ottimi crostini caldi con crema di ceci e olio di oliva.

Non riusciamo a passare nel maceratese senza fermarci all'Osteria dei fiori e ogni volta ci alziamo da tavola con la voglia di tornarci