Recensione su Trattoria dall'Oste Vittorio Savignano sul Panaro
visitato da Heinrich-von-Trotta il 03.10.2013

Recensione su
Trattoria dall'Oste Vittorio
Savignano sul Panaro

Visitato il 03.10.2013
Consigliatissimo!!
Scritta da Heinrich-von-Trotta
Servizio: Ristorante
Contesto: baracca con gli amici
Spesa a testa: 40.00
Coperti: 6
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L'”Oste Vittorio” è uomo di grande esperienza.

Il Pedriali basta guardarlo bene in faccia per non avere dubbi al riguardo.

Il ristorante è gestito in forma familiare da padre (Vittorio), figlio (Christian), madre (Eleonora) e nuora (Barbara). Il massimo, dunque, della garanzia sia qualitativa che di progetto professionale!

Le strutture che hanno fatto grande l'Italia di sempre...

Il locale è molto piacevole, con bei tavoli grandi, mura ben dipinte e qualche mobile di legno vero. Poi, il grande braciere, sempre ben alimentato a legna e pronto ad accogliervi, per esser ben governate, le carni di varia tipologia che il locale si bea di somministrare.

Il solito periodico incontro tra sei amici è la scusa per passare una bella e piacevole serata chiacchierando con la famiglia Pedriali.

L'antipasto, somministrato senza nemmeno doverlo ordinare, è semplicemente favoloso! Sia per la sua semplice essenzialità che per la qualità oserei dire assoluta: culatello, ciccioli montanari, coppa di testa, diveersi salami nostrani e pancetta...

Per i primi si scelgono i tortellini che, per un locale, sono sempre un rischio! E' facile scivolare su un piatto che di solito il “migliore in assoluto” è quello che si mangia a casa propria...

Ebbene, a detta di tutti e sei, che copriamo le provincie di Modena, Bologna e Forlì, risultano perfetti: per consistenza della pasta sfoglia non troppo sottile, del contenuto del pesto di certa pezzatura ben piacevole al palato e correttamente speciato di noce moscata, per il brodo fatto come si deve con le carni di gallina e di manzo e dal tenue retrogusto di sedano e carota.

Qualcuna bissa con tagliolini al ragout o caramelle alla modenese, ma i più con un secondo passaggio di tortellini.

Le carni alla brace sono una delizia che non ci si dimenticherà presto! Non è facile la gestione del braciere, ma Christian (il figliolo) dà dimostrazione di esserne esperto manipolatore... ottime le frollature nonché le cotture. Ci si delizia di asado, costolette di agnello e filetti... contornati da patate al forno ed una miriade di verdure cotte del buffet sempre a disposizione.

Sale macinato al momento ed olio di oliva sono il semplice condimento della carne.

I dolci sono tocchetti di crostata alla composta di prugne e di torta barozzi.

I vini che ci accompagnano per tutta la serata e che seguono un prosecchino offerto ad inizio crapula spaziano dal più semplice pignoletto, al lambrusco di Sorbara, da un eccellente Montepulciano, ad un buon Vin Santo toscano...

Vari distillati e liquori chiudono, intorno alla mezzanotte, una serata iniziata alle 20,30.

Che dire, una serata piacevole e ben “alimentata” che, alla compagnia, ha instillato il desiderio di farvi ritorno il prossimo mese organizzandola in anticipo con il prode Vittorio: cotechini, zamponi e salama da sugo (al cucchiao o da affettare) ne saranno le principali portate.

Osti amabili e disponibili a narrare, narrarsi ed ascoltare.

Grüß Gott.

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