Quest'anno la nostra cara Ministro dell'Istruzione ha deciso che devo prestare servizio, oltre che in una scuola superiore di Carpi, anche presso le Scuole Medie di Bomporto.
Bomporto? Ma dov'è, mi sono chiesta la prima volta che me l'hanno detto :)
Quando, il primo giorno di scuola, sono arrivata, ho visto le condizioni delle scuole: l'area delle scuole medie è perfettamente intatta, ma le lezioni delle primarie si svolgono completamente all'interno di container.
Queste strutture sono state rese "belle" per quanto possibile dalle maestre, colorate, ecc., ma riportano inevitabilmente alla mente una ferita che è impossibile ignorare.
Per quanto siano comode e sicure non permettono che ai bimbi si possa formare una nuova memoria, sgombra dal terrore che gli si legge ogni volta che qualcosa fa inavvertitamente muovere le sedie.
Oggi ho un po' di tempo, non ho trovato traffico durante il trasferimento da Carpi e mi concedo una colazione in questa pasticceria.
L'ambiente è anni 70, grandi specchi e grandi vetrine su cui troneggiano dolci sublimi :)
Proprio di fronte il parcheggio è ampio, molto comodo anche a chi, di passaggio, si vuole fermare un momento.
Appena apro la portiera mi ritrovo con le narici piene di un profumo di dolci in cottura.
Prendo una treccia e un succo di frutta alla pera.
La treccia è particolare, la pasta sembra quella del bombolone, ma forse non è, comunque è più leggera e digeribile delle solite paste e cosparsa di una granella di zucchero che è proprio molto gradevole.Succo di frutta nella norma (non è fatto da loro, quindi non vale la pena di commentarlo troppo, forse).
Mentre mangio leggo un articolo proprio sulla scuola, che definisce i nostri studenti "inoccupabili".
Non mi addentro nelle riflessioni poco ortodosse che mi sono venute rispetto a quello che ho letto, ma chiunque abbia un figlio che frquenti la scuola pubblica o sia addirittura insegnante, può immaginare quali siano state :)
Finita la colazione pago € 3,20. La pasta costa € 1,20, un po' sopra la media mi pare, ma ne vale la pena.
Riparto verso i miei eroi.
Io li chiamo cosi, perchè, nonostante quello che molti di loro hanno vissuto, riescono a costruirsi un futuro.
Qui ci sono famiglie che si sono di colpo impoverite, e bambini che sono passati da un tetto sicuro ad una roulotte.
Nonostante questo il Paese, la Scuola e i bambini, conservano una dignità e una fiducia che si respira.
Sono molto orgogliosa che questa sia diventata, oltre idealmente, realmente, anche la *mia* Bassa.
12/10/2013
Bomporto nn sapevi dov'e'? :cry: IO che sono 50 anni che ci vivo, pensavo che questo paese fosse conosciutissimo! :)