Come ogni anno, in occasione dello Stuzzicagente (manifestazione enogastronomica a tappe per le vie del centro di Modena), mi sono precipitata a comprare i biglietti presso Modenamoremio per partecipare col mio solito entusiasmo.
Scelgo il menù rosso a scatola chiusa, non sapendo nemmeno quali locali e assaggi ci siano, tanto a me piace sperimentare.
In questa recensione cercherò di dare un voto ad ogni locale che ho incontrato lungo il percorso, nonostante il risultato finale sia desisamente 5 cappelli.
Domenica 13 ore 17.30 il ritrovo è con i miei tre amici in Piazza Grande, per partire con calma ed evitare code.
Prime due tappe, lo stand di Acqua Frisia e di Civ&Civ. I ragazzi che distribuiscono bottiglie di acqua sono molto simpatici e stanno al gioco, allo scherzo, fanno battute ed è molto piacevole ascoltarli e interagire con loro. Presso lo stand del vino sono un po' più sulle loro, ma accetto il mio bicchiere e lo tracanno assetata (l'acqua era archiviata nella mia borsa).
Terza tappa: Via Albinelli 13/A, Famiglia Bertani, per due spiedini di pesce composti l'uno da un totano e un gamberetto abbastanza grandi. Ahimè, non mi piace il pesce! Cedo la mia porzione a un amico, barattando il biglietto con un dolce che si sarebbe proposto a fine menù. Lo spiedino, riporto le parole esatte, era "magistralmente fritto e molto buono". Quattro cappelli.
Quarta tappa: Via San Paolo 33 presso La Balsamicheria per ricevere "La faccia modenese del sushi". Un po' incuriosita, mi sono avvicinata e ho scoperto che era il banchetto sponsorizzato da ZUSHI, ristorante giapponese in Via Emilia Est. Probabilmente la commistione dei due locali aveva dato vita a questo Maki "modenese" composto da: avocado, marmellata di fichi (ma potrei sbagliarmi) aceto balsamico e grana. I sapori, molto diversi tra loro, risultavano un po' confusi, e infine vinceva l'aceto balsamico che copriva sul finale tutto il resto. Due cappelli.
Quinta tappa: Via Gallucci 44, I Picari Wine Bar. Come ogni anno, I Picari non deludono mai. Cinque cappelli solo per loro, con il timballo di riso, zucca e salsiccia con fonduta di parmigiano. Mi chiedo se sia un loro piatto tipico che propongono nelle varie cene che organizzano al locale; in tal caso varrebbe la pena ritornare.
Dopo aver assaggiato di buon gusto il timballo, a malincuore ci alziamo e raggiungiamo la
Sesta tappa: Via Università 43/45, Forno San Giorgio per ricevere la frittella di baccalà alla modenese servita con birra artigianale Croce Di Malto. Dopo un piccolo morso alla frittella (purtroppo come già detto non mi piace il pesce ma ho voluto assaggiare), chiedo conferma ai miei amici: il gusto era buono, forse un po' gommoso ma molto saporito. Mi butto però sulla birra, una Weiss di sapore un po' amaro con retrogusto citrico, per "lavarsi la bocca" dal fritto. Quattro cappelli.
Settima tappa: Via Mondatora, Da Francesca By Alberghini. Proprio davanti all'ingresso secondario del mercato coperto, c'è questo banco gestito da marito e moglie, ben fornito di ogni ben di dio a livello dolciario (gli amaretti sembrava mi salutassero per farsi acquistare...o forse era la mancanza di acqua?) , che ci propone un delizioso "tortello fritto con il pesto di nonna Iole". Tentiamo invano di indovinare gli ingredienti, poi chiediamo ai gestori: farina di castagne, cioccolato e il resto degli ingredienti sono segreti ;) . Quattro cappelli per loro.
Ottava tappa: Via Selmi 49, Paninoteca Tosco Natural Food per il frullato Tosco. Il ragazzo è molto cordiale e ci elenca gli ingredienti del frullato: cannella, pera (non vorrei sbagliarmi con la mela), kiwi. Un intruglio marrone chiaro. Con l'entusiasmo di chi ha voglia di provare cose nuove, ringraziamo e sorseggiamo la bevanda allontanandoci. Appena a contatto col palato, il frullato si presenta corposo e morbido; una volta ingerito, ciò che rimane è solo il gusto della cannella e in tre su quattro siamo d'accordo che questo gusto sia davvero troppo forte. Due cappelli.
Nona tappa: Via Albinelli 40, Trattoria Aldina. Riceviamo il famoso "tiramisù dell'Aldina", ed è proprio qui che mi gioco il mio doppio tagliando barattato alla terza tappa! Il dolce era cremosissimo e con la giusta dose di crema e biscotto. Sulla sommità era pieno di polvere di cacao, talmente pieno che sono riuscita a inalarlo e a cominciare a tossire per via Albinelli. A parte ciò, è stato davvero delizioso e mi sento di dare cinque cappelli.
Subito dopo ho incontrato una amica che mi ha regalato il suo spritz del menù blu in quanto lei non lo avrebbe bevuto. Piccola deviazione quindi in Via San Geminiano 2/A presso il Caffè dell'Università, per uno spritz da tre cappelli fuori programma.
Decima tappa: Via Canalgrande 24, presso il Caffè Canalgrande per un ristretto senza zucchero da tre cappelli.
Per pulirmi la bocca, ho ancora in borsa la bottiglia d'acqua della prima tappa...!
Sono entusiasta di questa manifestazione, che ogni anno mi fa provare sapori nuovi e incontrare gente nella mia amata città. Molto bello anche il finale di Music Town in Piazza Grande, con musica dal vivo.
Consiglio a chi non ha mai partecipato alla manifestazione di prenotare in tempo i biglietti per la prossima occasione, per assaporare i gusti e le proposte dei locali del centro storico di Modena. Vorrei inoltre poter leggere anche le recensioni degli altri menù (blu, verde, giallo) per farmi un'idea di ciò che i miei concittadini hanno assaporato lungo il percorso e, perchè no, captare qualche consiglio su dove andare a cena la prossima volta.
17/10/2013
Percorso gastronomico molto interessante!Bella rece :yes: