Recensione su Da Silvio Bologna
visitato da Assaggiatore il 19.10.2013

Recensione su
Da Silvio
Bologna

Visitato il 19.10.2013
Consigliatissimo!!
Scritta da Assaggiatore
Servizio: Ristorante
Contesto: cena romantica
Spesa a testa: 40.00
Coperti: 1
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Ho visitato il locale su indicazione di un amico e collega. Da quanto riferito, mi era parso di capire che potesse essere perfetto per gratificare la mia dolcissima metà e festeggiare con Lei in nostro anniversario.

Si trova in pieno centro storico, tra Strada Maggiore e via Santo Stefano, siamo a 2 passi da piazza S. Stefano e le 7 Chiese. I negozi dei dintorni portano ancora evidenti segni di affetto e ricordano Lucio Dalla.

Questo locale ha una usanza particolare: il menù fisso nella composizione e nel prezzo. Il pasto, che nel nostro caso è stato un pranzo, si è strutturato con antipasti, primo, secondo e dolci; il tutto annaffiato da un discreto prosecco e da acqua naturale.

Arriviamo alla trattoria alle 12:45 circa, veniamo fatti accomodare secondo nostra preferenza. La sala è ancora vuota. Durante il pranzo si aggiungeranno altre 2 coppie e un signore solo che mangerà con molta rapidità.

Il locale appare abbastanza datato, quasi anni '50. Tovagliato di cotone, doppio calice, posate in acciaio. Angusto il bagno ma splendida l'idea di far trovare al cliente una pila di tovagliette di cotone con cui asciugarsi le mani. Mi pare un atto di rispetto nei confronti del cliente, quasi da locale di livello più alto.

Non appena seduti ci viene chiesto se vogliamo cominciare dagli antipasti e se può andare, per cominciare, un prosecco. Ci viene anche chiesto se l'acqua la preferiamo naturale o gasata.

Cominciano immediatamente a portare piatti e ciotole. In un attimo ci troviamo il tavolo imbandito con:

- mortadella tagliata grossolanamente

- cipolline borrettane in olio

- tomino in olio e pepe

- patè di fegato

- mousse di mortadella

- olive in salamoia

- melanzane grigliate

- frittata con sopra pomodoro passato e mozzarella

- pane toscano tagliato a fette e passato alla griglia

Faccio presente che entrambi non mangiamo fegato. Come se sul tavolo non ci fosse nulla da mangiare, ci viene immediatamente portato un piattino con speck affettato.

Il pane porta evidenti i segni della grigliatura ed ha trattenuto i sentori della brace. Che unito al resto delle portate, tutte più che discrete, crea una vera e propria caccia all'assaggio.

Al termine degli antipasti, alcuni potrebbero anche alzarsi. Ma Noi no. Continuiamo con una tagliatella al ragù ed un tortellone di zucca con burro e parmigiano. Nell'attesa ci viene portata una forma di pecorino per un assaggio a piacere.

Arrivano i primi piatti.  I tortelloni sono giganti e 4 per porzione. La ricetta è del tipo senza amaretti e la zucca non è particolarmente saporita mentre la pasta che l'avvolge è buonissima. Le tagliatelle hanno pasta al pari dei tortelloni mentre il ragù mi lascia interdetto: carne ottima con poca presenza di maiale mentre è eccessivo ed invadente il sapore di conserva. Riesco comunque a terminarle senza troppa fatica.

La mia Signora è visibilmente soddisfatta dai tortelloni e lo comunica al cameriere/gestore che propone una ulteriore mini portata. Alcuni minuti e altri 3 tortelloni sono al nostro tavolo.

A questo punto ci viene chiesto di ordinare i secondi. Potremmo scegliere tra tagliata con rucola e grana o stinco di maiale, scaloppine a piacere o verdure grigliate e scamorza ed altre che ora non ricordo. Perso che una paillard da dividerci in due, essendo una bistecchina, si possa affrontare. Il cameriere approva e parte per la cucina. Quando torna, dopo pochi minuti, ha in mano un piatto da portata con sopra una paillard di dimensioni ciclopiche. Potrebbero essere 3! Mi consolo col fatto che è sottile. Passata sulla griglia, ne porta le tipiche striature ed anche, leggermente, l'odore. Carne morbida e tenerissima.

Fino a questo punto abbiamo bevuto la bottiglia di acqua e abbiamo quasi vuotato il prosecco che, tagliatelle a parte, si è comportato abbastanza bene a tutto pasto.

Il personale sgombra il tavolo e ci dice testualmente: "alcuni minuti e scateniamo l'nferno dei dolci!"

Mia Moglie non aspettava altro.

Questo è il fiore all'occhiello del locale. Portano in tavola una bottiglia di Moscato freschissimo e flute e poi inziano le portate. Non pensate si tratti di assaggi. Portano torte intere delle quali ci si può servire a piacimento! O a sfinimento! Se siete golosi, l'apoteosi di dolci sarà una gratificazione da ricordare.

Sul tavolo abbiamo:

- terrina di mascarpone: crema mascarpone un poco fluida ma buonissima e non troppo dolce

- torta tenerina al cioccolato: buona

- creme caramel: un poco anonimo

- ciotola di gelato alla crema

- caraffa (0.5 litri?) piena di cioccolato fuso caldo

- ciotolona di zuppa inglese: ottima la crema e col pan di spagna ben inzuppato di alchermes

- crostata alla confettura di arance: col cioccolato fuso sopra era da standing ovation

Portate in sucessione dal personale:

- torta di mele calda, appena sfornata: divina!

- semifreddo alle meringhe: nella norma

- sfogliata alla crema: anche questo appena tiepido e buonissimo.

Per finire 2 caffè ed un Fernet (per digerire?) ma di Fernet ci viene portata la bottiglia.

Peccato per il caffè che non ho bevuto: era altissimo e di conseguenza il gusto ... ...

Alla cassa la ricevuta recita: 2 menù. Totale 80 €.

La quantità di cibo che è possibile mangiare dipende dalle proprie capacità. Il prezzo è fisso ed il rapporto qualità, prezzo e quantità è molto buono. E allora perchè non dare 5 cappelli? Per alcune "sbavature" che non sono poi piccole e che ritengo, con parametro personalissimo, valgano un cappello. Voi commenterete in merito. Le mancanze di cui sento di lamentarmi sono:

- il vino viene portato al tavolo già aperto

- ci è stato proposto un prosecco,  ad altri un sangiovese. Perchè questa differenza?

- volendo fare questo tipo di menù ci vorrebbero tavoli enormi. Il tavolo standard non è sufficiente e si mangia col tavolo costantemente ingombro di piatti e ciotole

- caffè da dimenticare

Tornerò sicuramente! La mia signora sta già pensando a come gestirsi nel pasto per poter mangiare più dolci possibile!

 

 

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