Climaticamente Domenica scorsa è stato un giorno da ricordare. Lo considero come un risarcimento per la primavera che non abbiamo avuto. Ed è stato un bel colpo di fortuna perché l'amico Edo già da tempo aveva contattato il sig. Boni Luigi, titolare dell'omonima azienda aceto-vinicola, per fissare un appuntamento, sfruttando l'apertura al pubblico della cantina.
Partenza alle 10:30, arrivo, dopo qualche passo falso, poco dopo le 11. L'azienda Boni non è proprio "sulla strada"... è a Pazzano di Serramazzoni, a due passi dal più famoso Valle, ma piuttosto nascosta anche se efficacemente indicata da qualche provvidenziale cartello.
Strada stretta, non asfaltata, ma con questa giornata non temiamo nulla, riservando le preoccupazione a quando il tempo non sarà tanto clemente.
La location è molto modesta, semplice e ben curata. Siamo i primi e il sig. Boni ci accoglie nella bella sala arredata in legno che funge da ristorante e sala degustazioni. Da una porta si accede allo spaccio, altrettanto caldo ed accogliente.
Grazie al clima, al castagneto e alle nostre mogli che hanno tenuto impegnati i bimbi, io e Edo siamo riusciti a passare un paio d'ore chiacchierando con il Sig. Boni e, nel mentre, assaggiando praticamente tutti i suoi vini. Più che una chiacchierata è stata una lezione vera e propria. La passione trasudava dalle spiegazioni, dall'accuratezza delle descrizioni dei metodi di vinificazione, dai dettagli della pigiatura, evidenziando all'assaggio le caratteristiche peculiari di ogni vino, ogni metodo, ogni vitigno. Risultato: ubriachi.
Poi, poco dopo l'una, siamo stati invitati ad accomodarci al tavolo e una simpatica signora ci ha servito il pranzo che non è oggetto di questa recensione visto che il ristoro è aperto solo per eventi speciali, ma posso dire che è stato uno dei "gnocco e crescentine" migliori che abbia mai mangiato (15 euro a testa tutto compreso, scontati a 10 per i bimbi).
Ho assaggiato vini molto particolari, molto lontani dall'omologazione alla quale la globalizzazione ci ha abituato. Non tutti mi sono piaciuti, uno l'ho trovato orribile, un altro superbo, ma tutti mi hanno insegnato qualcosa. Ho comprato un paio di cartoni misti, includendo anche dei vini che non mi avevano convinto, riservandomi di rivedere il mio giudizio sorseggiandoli in casa mia, con tutta la calma necessaria.
Abbiamo goduto della particolarità del "malbo gentile" vinificato in purezza nell'Apice Rosso, prodotto di punta che Boni fornisce ad alcuni fra i migliori ristoranti d'Italia (Enoteca Pinchiorri in testa a tutti).
La produzione di Lambrusco si discosta dalla norma con prodotti ottenuti con il metodo "ancestrale" degorgiati o col fondo, tagliati con uva tosca o con malbo gentile e barbera. Ogni etichetta (e ne produce veramente tante) è una microproduzione, fatta in certi casi di poche centinaia di bottiglie. Per i dettagli, e per correggere le imprecisioni che vi ho raccontato, vi rimando al sito: www.boniluigisrl.it.
Sono state aperte numerose bottiglie, lasciandoci il tempo di soffermarci sui particolari e di scambiare le nostre opinioni con gli altri clienti che nel frattempo erano intervenuti. Una bella giornata, un buon pranzo, un'occasione per ascoltare chi della sua passione ne ha fatto un mestiere.
Già dall'inizio il sig. Luigi, scusandosi, ci ha informati che per la degustazione ci avrebbe fatto pagare 5 euro... probabilmente nemmeno sufficienti, dico io, a ripagare le spese del vetro e dei tappi.
Tornerò, forse prima che la neve mi impedisca di raggiungere Villa Boni, per comprare qualche cartone e parlare ancora di vino. Nel sito è presente una sezione "shopping" in cui si possono comprare i prodotti ad un prezzo sostanzialmente uguale a quello pagato in cantina... ma consiglio di andare a Pazzano per toccare con mano la passione.