Recensione su Ristorante S.Nicolò Carpi
visitato da Goloso il 03.12.2007

Finalmente vedo inserito uno dei miei ristoranti preferiti. L'ultima volta vi ho mangiato circa una ventina di giorni fa, con un'altra persona. Siamo andati di pesce. Spettacolare sulle cruditè, il loro forte. Buona carta dei vini, soprattutto per quanto riguarda le bolle, sia Champagne, che Prosecco, che classiche italiane. Intanto, il locale, premetto nella versione invernale , ha due salettine per un totale di una cinquantina di posti. Molto raffinato, ma informale. Ci hanno offerto come aperitivo un ottimo prosecco doc brut, artigianale, azienda vinicola La Granza. Poi, abbiamo optato per un trionfo di cruditè: ostriche, scampi, cappe sante del Maine, aragostelle, gamberoni, carpacci e gusci vari di pescato e via di seguito. Poi a testa un filetto di tonno leggermente impanato (ricetta di derivazione spagnola) con contorni di stagione. Una bottiglia di Lugana Selva Capuzza (primo premio 2006 gran priorato del Lugana), il tutto con olio della stessa azienda e, infine, il loro vino dolce, il Lume. Un dolce croccante al cioccolato. Tutto ottimo, per un titubante sul crudo di mare come me. Digerito senza problemi il tutto in un'ora... Caffè e cioccolatino al balsamico (una leccornia!) offerti. Cordialità e professionalità, ottimo il servizio, brave le ragazze, un piacere congratularsi con lo chef, Becchi. 100 euro in 2. Era comunque da quest'estate che non vi andavo. Impressi nel cuore e nella mente fumanti filetti, di tonno o manzo indifferentemente, serviti su pietra lavica rovente. Per non parlare delle Tartare... Per amanti di mistiche sensazioni culinarie, un posto dove lasciar senza remore 10 euro fuori budget.