Torniamo in questo piccolo ristorante ogni volta che ci troviamo dalle parti della bassa mantovana all’ora di pranzo. Piccolo non è un eufemismo, c’è un’unica sala con 6-7 tavoli ed un camino che se acceso fa troppo caldo; in estate c’è anche una veranda con dei teloni di plastica o si può mangiare sotto il portico chiuso, dove c’è un forno per la pizza, memoria della passata gestione.
Da quando in cucina c’è la signora Santina si mangia solo cucina mantovana e pesce di fiume.
Al momento della nostra telefonata per prenotare ci dicono che dovremo accontentarci di un tavolo in cui staremo forse un po’ stretti, ma in realtà è un bel tavolo da 4, e la signora anche al telefono è molto gentile, come se ci conoscessimo da sempre. E’ un po’ come tornare a casa, da amici, perché l’aria che si respira è quella, molto domestica. La sala ha il soffitto basso, i muri sono un po’ scrostati perché sentono l’umidità del fiume che dista dalla casa una decina di metri, alle pareti alcune riproduzioni di foto del ponte sul Po di Borgoforte che pochi km più avanti si può vedere in lontananza; i tavoli sono apparecchiati con tovaglie di tessuto non tessuto blu scuro, i tovaglioli sono di carta ma sono presenti le salviettine per detergersi le mani. Su consiglio della signora alle 12 in punto siamo seduti, in modo da potere stare un po’ più comodi e, pensiamo noi, per eventualmente lasciare libero il tavolo per un secondo turno, se necessario, e a noi fa piacere non stare troppo seduti a tavola quando siamo coi bambini!
Optiamo per una porzione da dividere in due di tagliatelle col ragù d’anatra: per i bimbi è un must, e non li ha mai delusi, non sanno tanto di selvatico e il ragù è molto abbondante. Mio marito è reduce da un virus gastrointestinale e opta per bigoli con le acciughe, io provo i cappelletti in brodo. I cappelletti non hanno niente a che vedere coi nostri tortellini, quelli vanno proprio dimenticati e bisogna essere aperti a nuovi gusti, senza volere fare dei paragoni! Si sente subito che sono fatti con il ripieno di stracotto, il chiodo di garofano è evidente, la pasta è tirata a mano, grossa di spessore, buona, il brodo un po’ meno, si sente troppo gusto di dado.
Proseguiamo con costolette di agnello (con tanti nervi, e se lo dice lui c’è da fidarsi) e patate al forno e spiedino di quaglie con verdure grigliate per me. I secondi sono sempre accompagnati da due fette di polenta grigliata. Le quaglie, due, sono infilate in uno spiedino, lardellate di pancetta e cotte col sughetto di verdure che poi viene tritato in modo da formare una salsina arancione, un po’ troppo salata ma da pucciarci la fetta di polenta grigliata è il massimo. La carne delle quagliette è molto tenera e cucinate così mi sono proprio piaciute. Le verdure alla griglia (melanzane e zucchine) sono accompagnate da falde di peperone sott’olio e da una sorta di marmellatina di cipolle glassate, in cui però i pezzettini di cipolla sono ancora riconoscibili, molto particolare e sfiziosa. Una bottiglia di acqua, ¼ di pignoletto, 1 caffè che noto ora non conteggiato, portano il conto a 55,40€ (che divido come se fossimo 3 adulti che mangiano poco!). Rapporto qualità prezzo molto favorevole, location molto retrò, fiume super romantico a pochi metri, padrone di casa con l’abito della festa, che si limita a stappare il vino e a portare il caffè, ma ti fa sentire ospite a casa sua ed è sempre disponibile a scambiare due chiacchiere. Per pagare col bancomat si va sulla soglia della cucina (!?) e per andare in bagno è meglio rimettersi la giacca perché non è riscaldato: noi però ci torneremo ancora, e ogni volta ci sentiremo a casa.
Primi piatti tra 7 e 8 €, secondi 7,80-8,50€, contorni 3-3,50€, quartino di vino 2€ e acqua 1,60€, coperto a 1,50€.
PS In una visita precedente abbiamo assaggiato il misto di pesce fritto: pescegatto, psina (pès putanèin), rane e saltarei (gamberetti piccoli piccoli), ottimo. Peccato che quasi sempre manchi l’anguilla che è invece presente nel menù e che alcuni piatti, principalmente i risotti, vengano proposti almeno per due commensali.
06/11/2013
Ciao Lisus , vedo che la mappa è senz'altro errata, dove si trova precisamente il locale? Non me lo ricordo di averlo visto mentre passo per San Benedetto :mmm: Spero abbiate visitato il bel centro storico :yes: