Recensione su Osteria Ruggera Modena
visitato da tranzollo il 09.11.2013

Recensione su
Osteria Ruggera
Modena

Visitato il 09.11.2013
Poteva andare meglio..
Scritta da tranzollo
Servizio: Ristorante
Contesto: cena romantica
Spesa a testa: 50.00
Coperti: 2
3 commenti

Il posto è decisamente caratteristico, una vecchia osteria del centro, tre piccole sale con soffitti bassi, arredate in modo simpatico, Disponibili i titolari ed il personale di sala .Quella che propongono è una cucina eterogenea, un po' di terra, un po' di mare,con variazioni sul tema tipo la cotoletta che dovrebbe essere uno dei fiori all'occhiello del locale. Ben fornita la lista dei vini, con etichette emiliane e di altre regioni.

Con mia moglie ci accomodiamo in una stanza non molto grande, che durante la serata si riempirà di due tavolate di clienti, ed alla fine il rumore di fondò sarà di quelli belli tosti. 

Saltiamo gli antipasti che pare siano una delle specialità dell'Osteria e ci facciamo portare due primi, orecchiette alle cime di rapa e alla Norma, servite entrambe con striscioline di ricotta salata : buone, anche se obiettivamente simili a quelle assaggiate in altri posti, la mia metà, da brava chef come è, le fa identiche

Tra i vari secondi, tutti piuttosto cari, scegliamo due conigli arrosto con patate al forno. Non particolarmente entusiasmanti, il coniglio al forno non era bello croccante, sembrava lesso, e le patate erano nella media. Come vino scegliamo un Pinot nero DOC Elena Walch 2011, un ottimo altoatesino, la cosa migliore della serata.Finiamo con due caffè e una discreta grappa al Barolo.

Il conto totale mi è sembrato esorbitante, considerando che il coniglio con le patate l'abbiamo pagato 19 euro, e grappa più due caffè 10 euro, senza parlare dei 3 euro di coperto... Insomma, fossero stati piatti veramente speciali, uno potrebbe dire, si fanno pagare ma effettivamente è una cucina di livello.Non è stato per niente così, cucina nella media, anzi secondi decisamente al di sotto della media, e prezzi alti, con rapporto qualità prezzo sfavorevole. Peccato, c'ero già stato qui una ventina di anni fa e mi ero trovato bene, oggi non posso dire la stessa cosa, e penso che farò passare altri vent'anni prima di tornarci.  

3 commenti

lukeforever
11/11/2013
Esorbitante mi sembra un eufemismo.. a meno che nn sia stato il vino a far lievitare cosi' il conto finale :mmm:
tranzollo
11/11/2013
Il vino, discreto, è costato 24 euro, un prezzo medio direi, non il costo di un Lambrusco ma neanche quello di un Amarone o di un Barbaresco. I conti, non tornano lo stesso, abbiamo pagato decisamente tanto per quello che si è mangiato.
ilDelfo
12/11/2013
Per come la vedo io, è un inconveniente che capita a molti (troppi) ristoranti. Si sforzano di dare qualità genuina, tengono i prezzi ad un certo livello, danno una certa atmosfera ed un certo servizio... poi quello che capita è che per una cena definita "normale" si arrivano a spendere 50 euro a testa per un'orecchietta, un coniglio con patate ed una grappa con una buona bottiglia di vino in due. Probabilmente guardando i singoli prezzi non appaiono esorbitanti, ma manca una visione di insieme, e sopratutto una filosofia del locale. Un ristoratore deve domandarsi se un cliente medio può accettare di spendere un certo prezzo per una cena. Io viaggio molto per lavoro (troppo) e all'estero è molto meno frequente cadere in queste situazioni perché c'è la filosofia del "piatto unico". Questo significa che mi capita spesso di pagare un coniglio con patate 19 euro... però è un piatto che mi consente di prendere solo quello, corredato di uno o più contoorni, in una porzione decisamente abbondante. La nostra cultura a tavola (da cui molti paesi devono imparare) prevede un antipasto un primo ed un secondo. Se si vuole portare il cliente a seguire questo schema, allora bisogna ridurre i prezzi. Punto e basta. Se no si vivacchia, o si chiude. E magari riducendo i prezzi, i locali potrebbero essere pieni anche durante la settimana e non, come capita molte volte, vivere solo delle serate di Venerdì e Sabato. Ho preso come spunto questa recensione della Ruggera, aperta da tanti anni e apprezzata, ma il mio era un commento generico rivolto, in generale, a molti locali della nostra zona.
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