Recensione su Montecapra Sasso Marconi
visitato da Assaggiatore il 16.11.2013

Recensione su
Montecapra
Sasso Marconi

Visitato il 16.11.2013
Consigliatissimo!!
Scritta da Assaggiatore
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 27.00
Coperti: 2
1 commenti

La notizia mi arriva di rimbalzo: ha riaperto la trattoria di Monte Capra!

Quanti ricordi, quanti pranzi domenicali con la famiglia riunita e quante cenette in estate, nal piazzale coperto da alberoni enormi.

Il vecchio Pedretti, che ha gestito il locale per decenni ci ha lasciato da diversi anni. Gli eredi forse non avevano la stessa voglia e lentamente l'attività è andata scemando. Peccato. La posizione è strategica. Nel comune di Sasso Marconi per poche decine di metri, in realtà si trova sulla prima collina di Bologna, a 4 minuti di auto da Casalecchio, ma a ben 408 m. s.l.m.

Chi gestisce oggi il locale è una figlia ( o la figlia - non ho chiesto) di Pedretti. Il vecchio locale è in fase di pesante ristrutturazione. Ricordo il vecchio ingresso con cucina a vista ed un enorme braciere-girarrosto lungo oltre 2 metri. Le specialità erano le tipiche del territorio: primi piatti, carne alla griglia e crescentine fritte ( a Bologna così chiamano il gnocco fritto) con affettato; zuppa inglese e crema fritta.

L'attuale gestione propone invece un "come eravamo" cercando di riprodurre piatti di un passato recente ma realizzati come si sarebbero fatti 50 anni fa. Il locale ora è particolarmente ridotto, al massimo 25-30 coperti. I bagni nuovissimi, frutto della recente ristrutturazione. Avevo concordato il menù: Pasta e fagioli, lasagne, crescentine ed affettato.

Arrivo, con mia moglie, verso le 13, come concordato. All'interno una coppia di anziani ha terminato il pranzo. L'odore di fritto è forte ed intenso. I nostri abiti ne pagheranno le conseguenze. La proprietaria ci accoglie, ci fa accomodare e subito porta un piatto di chiacchiere. L'ultima volta che le ho mangiate andavo al cinema parocchiale la domenica pomeriggio... Divorate!

Da bere acqua naturale e mezzo litro di vino rosso della cantina S. Vito di Oliveta, cantina pluripremiata e famosa per i vini pregiati.

Al primo assaggio il rosso, fermo e discretamente corposo, sembra un poco pesante. Nel corso del pasto invece si rivelerà perfetto per contrastare i sapori decisi che assaggeremo.

Intanto arriva la pasta e fagioli, senza cotiche ma con un intenso profumo di osso di prosciutto, i maltagliati di pasta all'uovo, immersi in una crema di fagioli. Sono anni che non mangiavo una cosa del genere. A mia moglie scappa un'esclamazione:" è come quella che faceva mia nonna!". Arrivo sul fondo della ciotola in un amen.

Arrivano le lasagne. Porzione notevole senza essere esagerata come dimensioni. Invece è quasi perfetta nel gusto, azzeccando quel difficile equilibrio tra ragù, besciamella e pasta verde agli spinaci. Arrivi in fondo col dispiacere che sia finità e ne mangeresti ancora.

Siamo già quasi a livello per cui decidiamo per poche crescentine ed affettato e formaggi per 1.

Arrivano 7/8 tigelline ed altrattanti pezzi di crescentine fritte, fatte con impasti di farine diverse (concordato con la proprietaria che ci teneva a mostrare il proprio prodotto). Il vassoio degli affettati è pieno di prosciutto crudo (buono), mortadella (ottima), pancetta (buona e con leggero sentore di aglio), salame (esagerato), coppa di testa (sublime) e ciccioli morbidi (discreti). i formaggi sono 2: una ciotolina di squacquerone di qualità eccellente, dolce e per nulla acido, ed un formaggio misto tipico della zona. Le crescentine fritte invece sono unte e decisamente pesanti. Le tigelle, morbide e prive della crosticina croccante all'esterno, sono solo discrete.

Oramai ci siamo lanciati in questo "come eravamo" e terminiamo il pranzo con 3 dolci che ci dividiamo: tiramisù, zuppa inglese e crem caramel modificato alla maniera della casa. Tutti e 3 buoni ma col tiramisù che dominava sugli altri.

Terminiamo con caffè ed amaro offerto e tante chiacchiere con la proprietaria su come eravamo noi, su come era il locale, ... ...

Il giudizio sicuramente è influenzato dai tanti pensieri personali fatti, dai ricordi riemersi dall'oblio.

Chiaramente ci sono 2 tipi di situazioni diametralmente opposte, sicuramente determinate dalla poca esperienza e da una gestione ancora in rodaggio. Alcuni piatti sono, per autenticità e fedeltà, da riferimento, come pasta e fagioli, lasagne ed affettati. Al contrario, e proprio sulle crescentine e sulle tigelle, prodotto primario della cucina, che ci sono le note dolenti dove, davvero, si potrebbe fare di meglio.

1 commenti

maurig
20/11/2013
Non sapevo che Montecapra avesse riaperto,il locale l'ho frequentato per anni. Era, nella sua tipicità, un punto di riferimento per le compagnie di ragazzi di Bologna e dintorni.......quanti bei ricordi........ Dovrò programmare un sopralluogo
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