Per il compleanno di un'amica decidiamo di andare al Bulldog. Non c'ero mai stata e non sapevo bene cosa aspettarmi. Il locale è pieno di gente ma nonostante ciò non sembra troppo rumoroso. Ciò che prevarica nell'arredamento è il legno scuro tipo baita, è arredato con tantissimi oggetti appesi, curiose sono le trombe sul bancone centrale.
Ci accomodiamo in un tavolo e la cameriera ci espone a voce il menù. Uno di noi prende la pizza e gli altri optano per primo e secondo. Prendiamo due bottiglie di Campanone e una di acqua naturale.
I primi arrivano in poco tempo e sembrano piuttosto succulenti. Tra un assaggio e l'altro iniziamo a confrontarci: tortelloni di zucca burro e salvia morbidissimi al taglio; risotto ai funghi porcini molto buono; Tortelloni di ricotta burro e salvia molto cremosi, morbidi, ben cotti. I miei maltagliati con fagioli, ordinati per cambiare un po' dai soliti piatti che spesso si incontrano al ristorante, mi danno molta soddisfazione. Il brodo non è liquido ma corposo, salato al punto giusto, con qualche maltagliato ahimè ancora crudo, ma si parla di uno o due in un intero piatto quindi il mio palato non se ne ha troppo a male.
Parliamo invece della pizza ai carciofi ordinata dal mio amico Mattia: arrivato a poco più di un terzo di pizza mangiata senza troppa convinzione, decide di lasciarla nel piatto affermando che non è buona. Chiediamo delucidazioni: la mozzarella non sembra tra le più buone e i carciofini sott'olio usati come condimento forse erano troppo pieni d'olio il chè non dava un gran sapore alla pizza; dato che lui in genere non è uno schizzinoso gli crediamo. Quando arrivano i nostri secondi gli offriamo qualche assaggio, ma ormai è un po' stomacato e la cena per lui è rovinata.
Lo stinco da me ordinato è ben cotto, morbido e saporito, accompagnato da un sughino di verdurine tritate (cipolla, peperoni) che mangio fino all'ultimo pezzettino. Il purè che avevo di contorno era corposo (sembrava vero purè di patate!) arricchito con noce moscata per la quale io vado matta.
Gli altri hanno ordinato una cotoletta primavera, da dividere in due, con in cima insalata, cipolla e pomodorini. La cotoletta è famosa in questo locale, tanti mi dicono che è morbidissima e davvero imperdibile. Prima o poi la proverò. Inoltre ordiniamo un contorno di patate al forno che un'amica mangia al posto del secondo.
Per completare il pasto: un sorbetto al limone, e per me un mascarpone (buonissimo!). Un caffè, due limoncini, due Lucani, un nocino. Anche il sorbetto viene lasciato lì dopo il primo sorso dalla ragazza che lo gusta: acquoso e con un retrogusto "plasticoso".
Alla cassa il conto è di 110,50, cioè 22€ a testa. Dato che il povero Mattia non ha mangiato quasi nulla, io che ho mangiato tanto e bene metto sul tavolo 30€, al resto pensino loro. Alla fine avanza un po' di resto, quindi per me la spesa è stata di 25€.
Tra alti e bassi, cose molto buone e altre da scartare, decidiamo all'unisono di dare 3 cappelli.