Giornata sulle piste da sci con figli. Situato proprio per primo scendendo dalla pista rossa del Ciampac, ti imbattti in questo rifugio,un po' datato,classico, ma sempre pieno perché oltre che comodo si mangia proprio bene ed il titolate Mario, ex giocatore di hockey della squadra locale, e persona gentile e simpatica, nonostante la mole lo faccia sembrare burbero e scomodo! Dopo,una lunga attesa in fila per ordinare e trovare un tavolo libero ci chiamano per ritirare quanto ordinato. Ritagliato un angolo di un tavolo mettiamo tutto in comune,io,due dei miei figli e la ragazza di uno di loro! Quindi tutti assaggiano tutto perché siamo tutti dei buongustai!
veniamo al dunque: 1 polenta con formaggio fuso,sembrava il piatto più banale ma era il migliore, buonissimo,con un formaggio profumato(non il Puzzone di Moena ma più leggero) ne avremmo ordinato un altro piatto.due piatti di canederli con fonduta di formaggio (4 canederli x piatto) ottimi ma non proprio leggeri. Due doppie uova con speck,un classico: speck croccante ed uova morbide,col tuorli che si spandevano sullo speck e chiamavano il pane per la scarpetta. Una guduria. Ed infine un piatto di polenta e gulash, neanche a dirlo molto buono e tenero. Il tutto bagnato con tre birre medie ed una piccola. Abbiamo fatto fatica a finire il tutto, la pista nera ci aspettava,quindi caffè corretto per tutti,grappa offerta a Mario, e giù di filata. Una fermata da Tobia del giagher e' sempre piacevole ed una sicurezza. Ci sono a pochi metri altri locali,più moderni e forse più belli,ma la qualità ed il gusto qui non sbagliano mai. Quattro cappelli e straconsigliato!!
04/01/2014
Certo che a leggerla a quest'ora, questa recensione mette un pò di