Dopo una domenica mattina lavorativa, mi concedo un pranzo al ristorante insieme ad un mio amico. Dato che siamo in zona decidiamo per questo ristorante, scoprendo che ha cambiato gestione (da luglio 2013).
L'insegna è sui toni del verde e del rosa. Il colore predominante alle pareti è il lilla, ma l'arredamento non è di mio gusto: sembra di trovarsi all'interno di un mobilio che crea diversi stili senza un senso logico. C'è qualcosa di rustico, qualcosa di etnico, qualcosa di moderno... E qualche quadro che con l'acceso verde delle sedie in pelle e delle tovagliette, accostato a mobili in legno antico, fa proprio a pugni. Entrando, si nota subito un grandissimo tavolo rotondo che ospita un buffet, con piattini coloratissimi che ancora una volta non si accostano proprio al resto.
L'accoglienza del cameriere (gestore, per la verità) è molto calda, ci mette a nostro agio e ci da uno dei primi tavoli vicini all'ingresso. Ci portano subito l'acqua, i menù e la carta dei vini. Quest'ultima ci pare abbia dei buoni prezzi, un po' sotto la media di altri ristoranti (Campanone €8, Chiari €6, Vigna del Cristo €10....) Dopo diversi ripensamenti, decidiamo entrambi di ordinare una bottiglia di Campanone e due menù "Il Caminetto" con a testa: due primi a scelta, una grigliata mista di carne, accesso al buffet, dolce, caffè a 28€ (vino e amari esclusi).
Di lì a poco arrivano i tortellini, di per sè insipidi, ma accostati al salatissimo e saporitissimo brodo risultano molto buoni. Come secondo primo piatto scegliamo i paccheri al tartufo, che scopriamo essere cipolla-salsiccia-panna-tartufo e ci rimaniamo un po' male. Nonostante le aspettative, devo dare un buon voto anche a questo piatto.
Dando un'occhiata al banco dove vengono preparate le carni, noto con molto piacere che la carne è a vista, ed è esposto il foglio che autentica la provenienza e la tipologia dell'animale, la data di macellazione e la certificazione IGP. I bovini che cucinano sono adulti di razza Chianina, e nella scheda è presente anche il nome dell'allevamento.
La grigliata di carne ci viene servita su un enorme tagliere che appoggiano ad un tavolino su rotelle che attaccano al nostro piccolo tavolo. Non c'è bisogno di aggiungere sale, olio o altri condimenti perchè la carne mi sembra abbastanza saporita. Bistecche buone, tenera e gustosissima la salsiccia, e con stupore noto quanto siano incredibilmente morbide le costine, forse le più morbide che abbia mai mangiato. Nota dolente invece per la tagliata: dura, quasi gommosa, la lasciamo lì sia io che il mio amico. La pancetta invece si è fatta mangiare ma senza entusiasmo.
A buffet prendiamo delle verdure (zucchine, peperoni, cipolla, patate) e uno stranissimo pomodorino ripieno di capperi, che ha mangiato il mio amico dicendo che il gusto era decisamente troppo forte.
Il locale inizia a svuotarsi poichè ormai sono le 14.30. Da quando il cameriere ci sparecchia il tavolo all'arrivo dei dolci passa veramente un sacco di tempo. Ci viene detto che di fatto in casa hanno solo il mascarpone; e sia. Buonissimo, della giusta consistenza e non pesante. Passa molto tempo anche per ricevere il caffè, che, insieme al conto, vado a chiedere direttamente al cameriere vicino alla porta della cucina. Dopo un po' ci arriva un ottimo caffè Veronesi.
Quando ci alziamo da tavola, ormai alle 15.30, il conto non ci è ancora stato preparato...
Ci sono diversi pro e contro per questo locale, ma devo dire che i pro sono molto forti (morbidezza della carne, qualità degli ingredienti, bontà dei piatti). Quindi assegno 3 cappelli: se non fate caso all'arredamento e non avete pretese per un servizio veloce, incrociate le dita per la tagliata e immaginate che questa sia una recensione da 4 cappelli.