E' una delle poche trattorie storiche rimaste in città. Ma l'impressione, dispiace dirlo, è che si stia appannando, lontanissima ormai dagli antichi fasti. Omer si trova in via Torre, in quello che era una volta il ghetto ebraico. Appena entri rivivi l'atmosfera della trattoria d'una volta, pavimento anni '60, pareti tappezzate da quadri, stampe, fotografie, dediche. E poi ci sono ancora loro, il mitico Omer, in gran forma, e la moglie che serve ai tavoli, aiutata in sala dal nipote. La cucina è quella modenese con qualche divagazione particolare su vecchi piatti estensi. Non eccelsa la lista dei vini. Con mia moglie ordiniamo due primi estensi che ci spartiamo democraticamente, i maccheroni all'erbario e i gonfiotti in sugo di quaglia. Veramente ottimi e abbondanti i maccheroni, conditi con bresaola, ricotta affumicata, maggiorana e timo : un piatto originale e di gusto decisamente particolare. I gonfiotti, una sorta di piccoli tortelli, sono ripieni di ricotta, patate, crema di tartufo e serviti con un sughetto a base di quaglia che per la verità aveva un gusto un po' forte, sembrava anzi selvaggina di sapore più deciso tipo cinghiale, comunque un buon primo. Di secondo ci facciamo consigliare e ordiniamo una cotolettona di maiale da dividere in due. Cotoletta leggera, passata in padella e non fritta, carne tenera, ma obiettivamente tutt'altra cosa rispetto a quella incredibile dell'amico Coste. Come contorno patate arrosto, da dimenticare : secche e forse riscaldate. Abbiamo provato come vino il Rosso Tirelli, un mix di Lambrusco grasparossa (80%) e di Bonarda (20%) prodotto dalla Cantina Tirelli di Gualtieri, decisamente gradevole. Saltiamo i dolci e ci accontentiamo di due caffe e di un nocino.Dal prezzo finale ci hanno scontato sei euro. Che dire? Una serata ad alti e bassi, buone alcune cose, meno speciali altre, decisamente scadenti altre ancora come le patate. Peccato, viene un po' di tristezza vedere il declino di posti come questo che hanno rappresentato la storia e la tradizione gastronomica modenese. Qui abbiamo festeggiato la laurea , eravamo in quindici scatenati, trent'anni fa e quella sera eravamo stati divinamente e avevamo mangiato benissimo. Oggi non posso dire la stessa cosa. Sarebbero due cappelli, ma ne dò tre perchè immalinconito dai ricordi del tempo che fu.
02/02/2014
Poi quando si è giovani, e si è concluso un percorso si studi faticosissimo tutto è più buono eh :)