Questa è la cronaca di una rimpatriata storica, 18 ragazzi del 1980, anno in cui ci diplomammo periti agrari, che si ritrovano a distanza di quasi trentaquattro anni attorno ad un tavolo: ragazzi che per cinque anni si sono frequentati per poi perdersi di vista .
In realtà con alcuni ogni tanto mi incontro, ma di alcuni avevo perso le tracce, facebook fa miracoli ed il passaparola ci ha permesso di passare una serata incredibile, sembrava che non ci fossimo mai dispersi ed avessimo passato la mattina in aula .
Ci sono i modenesi, i reggiani, i correggesi, di carpigiani ne è venuto uno solo, Domenico è sceso da Cerredolo, Marco è venuto da Sant’Ilario .
La trattoria l’ho scelta io, posizionati in una saletta solo per noi, con menù stabilito la sera prima: mi raccomando, abbiamo già una certa età, fai fare un primo ed un secondo……discorso che ho ignorato e sono andato con tris di primi e bis di secondi……………non è avanzato nulla.
L’ambiente della trattoria Toschi è già stato descritto e quindi vado oltre, si parte con gli immancabili gnocchini fritti che sono un “apristomaco” eccezionale e poi via con i primi: tortelli d’erba, tortelli di patate, pappardelle al ragù di cinghiale, tutto apprezzatissimo, i tortelli sempre stratosferici, magari le pappardelle non erano proprio al dente ma fatte per diciotto persone direi ci possa stare……..avrei voluto i maccheroni al pettine, ma Gianfranco, il titolare, mi aveva detto che per così tanti “non ci sarebbe saltato fuori”, un plauso all’onestà .
Da bere oltre ad acqua frizzante e liscia, che non ha riscontrato grande successo, siamo andati di lambrusco Prà di Bosso a fiumi, non so quante bottiglie abbiamo seccato, se vogliamo trovare un difetto, era un po’ troppo freddo.
Prima di passare ai secondi breve summit e decidiamo per uno stinco ogni tre e grigliatina per dieci, quantità perfette e perfetti anche gli stinchi, morbidi ma con crosticina , nulla a che vedere con quelli precotti (che comunque sono buoni anche se spesso anonimi) , grigliatina composta da costine, prosciutto di praga, spiedino, salsiccia…………tutto spazzato via, come il contorno di patate al forno, piccoline, saporite ed anche le cipolline borrettane all’aceto balsamico dopo un attimo erano terminate !
Terminiamo con un assortimento di torte secche (che io non gradisco), sbrisolana, crostata, ed altre, il tutto accompagnato da un paio di bottiglie di Malvasia dei Colli Scandianesi per un brindisi finale.
Poi caffè , nocino, limoncello e grappa per non farci mancare nulla.
Foto di rito, tante foto, ed ancora tante chiacchiere ed il saluto finale di Marco che dice “ci vediamo domattina”, lo guardiamo tutti con aria interrogativa, “dove” ? e lui candidamente “A SCUOLA” !
Avrei potuto scrivere pagine per descrivere questa serata, confrontare i visi, i capelli, le pance di trentaquattro anni prima, scrivere di ognuno qualcosa, di chi è Presidente di un Partito Politico, di chi lo è di un Ente di Promozione Sportiva, di chi fa il macellaio, di chi fa l’agricoltore, di chi è in Cassa Integrazione, di chi è già diventato nonno e di chi ha un figlio di trentatre anni…………..!!!
IMPERDIBILE E STORICA SERATA !!!!
19/02/2014
:clap: :clap: Belle le rimpatriate! Quando agraria era solo a Reggio, giusto? Immagino che foste tutti uomini, o sbaglio?