Recensione su La Quinta Terra Rio Saliceto
visitato da testapelata il 21.02.2014

Recensione su
La Quinta Terra
Rio Saliceto

Visitato il 21.02.2014
Consigliatissimo!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: baracca con gli amici
Spesa a testa: 25.00
Coperti: 11
7 commenti

Partiamo con ordine: questo locale nacque molti anni fa, relativamente piccolo, pochi coperti, piatti al limite del macrobiotico o quantomeno del salutare (nel senso di salute, non di “ciao come stai”) .

Questo tipo di cena nacque molti anni fa, fra colleghi/amici, per ritrovarsi una volta al mese fuori dall’ambiente di lavoro .

Le cose sono cambiate, tanto: parliamo di un agriturismo, il locale è ora grandissimo, un paio di stanzoni e si mangiano primi, gnocco, tigelle , grigliate ; le cene non sono più fra colleghi/amici, ormai sono cene fra ex dipendenti/qualche collega/sicuramente fra amici, e questa è la cosa più importante !!!!!

Fatta questa premessa veniamo alla recensione vera e propria.

Ci troviamo nel bel mezzo della bassa reggiana, ai bordi della strada che da Rio Saliceto porta a Fabbrico passando per laghetti, bonifiche, e tanta, tanta campagna: il posto adatto per un agriturismo.

Ampio parcheggio ghiaiato, in caso di pioggia c’è il rischio di bagnarsi le scarpe, rustico ristrutturato alla perfezione, ambienti grandi, c’è anche il camino e ci sono quelle stufe a pellets che emanano un calore non indifferente, tavoli in legno, tovagliato in stoffa rustica a quadretti, doppio bicchiere “del tipo osteria”, unico neo………..i tovaglioli sono di carta e nemmeno di quella spessa .

Noi siamo in undici, 3 colleghi, 3 pensionati , 3 ex dipendenti e 2 “amici degli amici” .

Da bere, per non sbagliare, acqua frizzante e naturale (è di quella “microfiltrata”…………chiamiamola per nome “del rubinetto” o, come si usa dire di recente “del sindaco”) e diverse bottiglie di “vignarossa” della cantina di Villa Prato, discreto lambrusco scuro che può vagamente ricordare alcuni lambruschi mantovani, di quelli che ancora “macchiano la tovaglia” .

Saltiamo gli antipasti e partiamo con un tris di primi:

tortelli di zucca, sono del tipo reggiano, non troppo dolci, pasta spessa, rugosa, conditi con burro e salvia, veramente molto buoni ; qualcuno a “bissato ;

caramelle allo speck, anche qui pasta spessa, colore verde, sapore delicato, conditi con un velo di panna , continuiamo ad essere ad ottimi livelli ;

pappardelle al ragù di anatra, anche qui pasta spessa, doga larga, cottura perfetta (e non è facile mantenere al dente pappardelle per undici persone) ma è il ragù che è eccezionale, ce ne faremo portare un’aggiunta e poi un’altra aggiunta , veramente da dieci minuti di applausi.

……………ma non finisce qui

Continuiamo con gnocco, tigelle ed alcune grigliatine.

Gnocco fritto, pezzi piccoli, morbido ma molto, troppo, unto , molto meglio le tigelle, del tipo mollicoso, servite caldissime .

Abbondanti il piatto di salumi: prosciutto stagionato veramente ottimo, discreto il salame, buona coppa estiva, la cicciolata e la pancetta (forse un po’ fresca) .

Attingo anche dalla grigliata mista una bistecchina di manzo ed un pezzetto di salsiccia, tutto molto gustoso: credo che non ci sia nemmeno bisogno di specificarlo ma…………..non è rimasto nulla .

Di contorno patate al forno e qualche verdura grigliata che in tutta sincerità non ho nemmeno assaggiato .

Riguardo il dolce ci viene proposto un assaggio generale, preferisco andare sullo specifico ed ordino una zuppa inglese stratosferica, sia come gusto che come quantità: la vecchia zuppa inglese, quella con i savoiardi e l’alchermes e le creme di diverso colore ; vedo comunque passare salame di cioccolato bianco, mascarpone, torte secche e, permettetemi, ma non ricordo altro !

Caffè (della moka servito in tazze da espresso…………per me un reato) ed ancora nocino, grappa, limoncino che io non bevo ma che sono stati graditi .

Personale molto gentile ed alla mano, piatti di buona qualità e quantità senza limiti, per arrivare al prezzo finale che mi ha quasi sorpreso, venticinque euro cadauno

Se vogliamo trovare qualche “pecca”: locale piuttosto rumoroso, tovagliolo di carta, caffè della moka servito in tazzine da espresso……….direi quisquiglie.

Senza esitazioni il giudizio: consigliatissimo !!!!!!!

7 commenti

joy
28/02/2014
Interessante :yes:
Lisus
28/02/2014
La coppa estiva in cosa si differenzia dalla coppa normale? :mmm:
testapelata
01/03/2014
....deformazione professionale: soprattutto nel bolognese la coppa estiva è esattamente la coppa stagionata, ma può succedere che se si dice solo "coppa" Ti venga servita la "coppa di testa"
Lisus
01/03/2014
Grazie, io no l'avevo mai sentito dire.... non si finisce mai di imparare
PIPPI
01/03/2014
e bravo testapelata non sbagli un colpo fuori a cena ma anche te fa poi poca dieta secondo me :marameo:
tata
02/03/2014
bel menu!! i tortelli di zucca avevano anche l'amaretto dentro?
testapelata
02/03/2014
ciao Tata , no , niente amaretto
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