Recensione su La Bastia Bastiglia
visitato da testapelata il 05.03.2014

Recensione su
La Bastia
Bastiglia

Visitato il 05.03.2014
Imperdibile!!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: cena
Spesa a testa: 30.00
Coperti: 4
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Non avevo mai partecipato ai giovedì gastronomici XL modenesi, frequentando GM ne ho conosciuto l’esistenza e la curiosità mi ha portato a sfogliare l’opuscolo on-line, una bella serie di ristoranti dai menù veramente interessanti.

Alla consultazione è seguita la scelta, non facile, aiutato anche da una recentissima rece : La Bastia.

Già dalla strada il locale è maestoso, ben illuminato e segnalato, ampio cortile, stupendo rustico splendidamente ristrutturato, veramente di classe.

Di classe anche l’interno, tavoli ben distanziati, presenza di separé, tovagliato in stoffa, doppi bicchieri e doppie posate e………la proprietaria che Ti accoglie con il sorriso, Ti prende le giacche e te le pone nel guardaroba, il Sig. Loris che Ti accompagna al tavolo, Ti fa sentire a Tuo agio per tutta la serata, si ferma in chiacchiere che spaziano dall’educazione stradale, ai tempi passati alla gestione del ristorante, peccato per loro che saremo gli unici clienti della serata, ma per noi è stato veramente insuperabile.

Siamo qui per il menù fisso e ci viene consigliato un Lambrusco di Sorbara Villa Badia veramente all’altezza della situazione.

Partiamo con una “non prevista” entrée di spuma di tonno con fagioli cannellini, gradevolissima ed azzeccata.

A seguire Crema di patate di Montese con crostini al rosmarino: delicatissima e cremosa con i crostini che danno il giusto insaporimento.

Ed ecco il primo, Risotto con pasta di salame di San Felice: cottura perfetta, mantecatura riuscitissima, carne saporita, non è assolutamente necessaria la presenza di parmigiano-reggiano, da applausi.

E vai con il secondo, Filetto di maialino con mostarda di mele campanine e contorno di patate al forno: anche qui “grande piatto” tenerissimo, leggermente rosato, con un fondo di cottura stratosferico che ben si sposa con la mostarda, attenzione, la mostarda non è a pezzi e questo aiuta a “pocciarci” la carne in un connubio di dolce-salato-speziato che esalta il gusto al palato, siamo da dieci e lode ……… per “fortuna” le patate al forno, pur essendo buone, non sono niente di eccezionale e questo mi fa “ritornare sulla terra”.

A seguire, per il detto “da tevla alveret mai se la boca l’an sa ed furmai”, Formaggio caprino dell’Appennino Modenese con miele di castagne: gustoso, dove il “leggermente acido” del caprino va a sposarsi con il dolce/amarognolo del miele di castagne.

Manca ancora qualcosa, già il dolce, Budino di marroni del Frignano con crema alla vaniglia: semplice, ma perfettamente riuscito, ottima anche la “quasi liquida” crema alla vaniglia di accompagnamento.

Un paio di caffè per finire, ottimi pure quelli.

Semplicemente, un’ottima cena, in un ambiente superiore, un servizio ed una cucina “di classe”, applausi su tutta la linea.

Prezzo “politico” di 30 euro, assolutamente imperdibile.

Un particolare importante: la presenza di mia madre, spesso critica sulla cucina dei ristoranti, qui si è sciolta in complimenti sinceri ed ha assaggiato tutte le portate, anzi se le è sbafate con gusto. 

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