Della serie “continuiamo ad approfittare della rassegna Giovedì gastronomici XL”, il fatto che ancora una volta sia un mercoledì non è altro che un insignificante dettaglio.
Questa volta il menù prescelto è quello dell’Osteria della Cavazzona, qualche chilometro oltre Castelfranco, con la nuova tangenziale, che evita il centro, ci si arriva abbastanza speditamente.
Parcheggiamo appena oltre, praticamente ai bordi della Via Emilia, il locale sorge sotto un porticato, all’interno è completamente ristrutturato con stile, mantenuto l’elegantissimo soffitto in legno, alcune tracce delle pietre di costruzione, un ottimo connubio fra passato e presente.
Pochi secondi ed il cameriere, giovane, gentilissimo, professionale, che stava prendendo un ordinazione, ci accoglie e ci fa sedere al tavolo prenotato: ricorda un po’ il calciatore Moscardelli.
Tavoli in legno con vetro centrale, tovaglia di stoffa che ricopre solo parte dello stesso, bicchiere per l’acqua, calice per il vino, doppie posate ed elegantissimo centro tavola ripieno di grissini artigianali, quasi a sostituire un mazzo di fiori, fra le altre cose sono gustosissimi da piluccare nell’attesa.
Ordiniamo acqua naturale (alla fine saranno tre bottiglie) ed un ottimo Lambrusco di Sorbara in purezza “Vigna del Cristo” della Cantina Cavicchioli che accompagnerà splendidamente tutta la cena.
Crema di borlotti con pancetta croccante e gocce di parmigiano reggiano: l’antipasto arriva che ancora sto assaporando i grissini, cremosissimo, insaporito dalla croccante fettina di pancetta e arricchito da poche gocce del re dei formaggi.
a seguire…………………
Risotto con mirtilli e crema di ricotta del Cimone: originale, cottura perfetta, di colore vagamente violaceo, sopra un’abbondante cucchiaiata di crema di ricotta, fredda, che a poco a poco si stempera e cede, amalgamandosi al risotto e creando un tutt’uno unico; il sapore e un misto fra l’acidulo appena rilevato del mirtillo e la mantecatura perfetta del risotto che va a scontrarsi con la delicatezza della crema di ricotta, siamo alla presenza di un piatto “Hors Catégorie”.
brevissima pausa ed arriva il secondo…………..
Tagliata di maialino profumata al rosmarino con cipolline al balsamico: filetto di maiale tenerissimo, sapido ma che con l’aggiunta di una leggera macinata di sale (presente sul tavolo), raggiunge un livello, al mio gusto, eccezionale, la leggerissima asciuttezza della carne potrebbe essere corretta da un filo di olio extravergine del Frantoio Santa Tea, ma preferisco gustarlo senza aggiunte, anche qui siamo a livelli superiori, ottime anche le cipolline, delicatissime, al limite del dolce.
Mi reco in bagno, e non passa inosservato uno splendido carrello di formaggi all’interno del quale fa bella mostra di sé, fra gli altri, una forma di Stilton, il famoso formaggio erborinato inglese, prodotto in maniera limitata in soli sei caseifici di tre contee che, ai profani, può ricordare un gorgonzola od un roquefort.
In attesa del dolce ne chiedo una piccola porzione che mi verrà subito recapitata e che mi verrà offerta, è uno Stilton di ottima qualità, ben stagionato, il sapore è rotondo e maturo e la friabilità contenuta ………..si dice che lo Stilton sia abbinabile ad ogni tipo di vino, sicuramente si sposa alla perfezione con il “Vigna del Cristo”.
è il momento del dolce
Stracchino della duchessa con cioccolato fuso: splendida anche la presentazione, un piatto di servizio dalla forma vagamente triangolare, un panetto di dolce con leggera nappatura non invadente di cioccolato fuso, un sapore pannoso che non tradisce, ottimo finale ma…………………non finisce qui.
Un paio di caffè discreti ed un assaggio di crema al limone di cui avevo letto in diverse recensioni e che non posso che definire superba.
Nel frattempo abbiamo conosciuto anche lo chef, simpatico, robusto, giovanissimo, mi confesserà di averne trentuno (di anni), ho visto tanta passione e non è indifferente ai complimenti, ci saluteremo con una stretta di mano.
Non ci sono aggettivi diversi da “imperdibile”, mi verrebbe da aggiungere il sesto cappello ed a quel punto sarebbe “insuperabile”.
22/03/2014
Sono contento che Ti sia piaciuto almeno quanto a me che, per quanto mi sforzi di provarci, non riesco a trasmettere bene quanto Te le sensazioni provate. :clap: :clap: :clap: :clap: