Per l’ultima settimana dei giovedì gastronomici XL io e mio marito scegliamo un ristorante dove non siamo mai stati, il cui menù ci ispira molto; anche la recensione positiva fatta da testapelata ci invoglia a provarlo, per cui prenoto e partiamo!
Il viaggio è lunghetto e l’ultimo pezzo è tutto un tornante, ma la vista che si ha una volta arrivati ripaga di tanta strada! Il cielo è stellato e sembra vicinissimo, pare di poterlo toccare; dall’alto vediamo le luci sottostanti, mentre intorno a noi regna un silenzio magico. Sì perché Festà è proprio un borgo piccolissimo, composto da una chiesa, il cui campanile si vede da lontano, un cimitero più grosso di tutto il paesino, poche case e, appunto, la locanda. :)
Raggiungiamo quest’ultima, l’esterno in pietra si presenta bene; entriamo e un anziano signore ci saluta e ci invita a seguirlo al piano superiore, su per una bella scala in ferro.
Lo seguiamo e arriviamo in una sala e poi in un’altra, lunga e stretta, dove ci accomoderemo.
L’arredamento è rustico e gradevole, i mobili sono in legno, sulle pareti in pietra non mancano tele moderne e un paio di vecchi sci!
I bagni sono piccoli ma pulitissimi.
Oltre a noi ci sarà solo un’altra coppia per tutta la sera per cui, nonostante l’ambiente piccolino, staremo bene e molto tranquilli.
Il signore citato prima, in realtà il padre della titolare nonché cuoca, che conosceremo a fine serata, ci porta le bevande previste: una bottiglia d’acqua e una di Lambrusco.
Poi inizia la cena che prevede:
tortino di polenta con tosone e pancetta al pepe nero, divino! La polenta, soffice e ben fatta, si sposa alla perfezione col formaggio caldo e filante e con la gustosa pancetta
Tagliatelle di castagne con prosciutto Modena DOP, un piatto abbondante, tanto che dovrò darne un po’ a mio marito, e riuscitissimo. Ero incuriosita dalle tagliatelle di castagne, in effetti sono diverse dalle solite e veramente buone, delicate e non troppo dolci; il condimento è abbondante e buonissimo
Crescentine di farro bio e crescentine di castagne, portate in sacchettini di carta, belle calde e sottili, fin troppo per i miei gusti, ma leggere e digeribili, comunque molto buone. In particolare ho apprezzato quelle di castagne, una novità per me, leggermente dolci, che ho mangiato coi formaggi teneri di montagna e con l’ottima marmellata di prugne fatta dalla madre della cuoca.
Le crescentine di farro, particolari anche queste e buone, le abbiamo gustate invece coi salumi (freschi e gustosi, composti da prosciutto crudo, salame, ciccioli e pancetta), con l’ottimo pesto montanaro e col mignon di pinzimonio.
Per quanto sazi, non rinunciamo al dolce, tanto bello quanto buono: una mousse di panna, pistacchi e cioccolato, a forma di piccolo cuore sul quale sono stati versati granelle di nocciola e salsa di cioccolato; eccellente dessert!
Chiudiamo la lauta cena con due buoni caffè, serviti con 4 biscottini.
Ci intratteniamo un attimo a parlare col signore, simpaticissimo, e con la cuoca, gentile e molto brava.
Esperienza positiva, torneremo, magari di giorno con la bella stagione per ammirare il panorama alla luce del sole e fare 4 passi nei boschi vicini… e naturalmente per assaggiare la loro cucina, voglio sentire i primi piatti fatti in casa e rigustare le crescentine di castagne. :)
06/04/2014
son contento che la mia rece sia stata d'aiuto, veramente "un bel pustarein" :yes: