Recensione su Osteria della Capra Barco di Bibbiano
visitato da testapelata il 06.05.2014

Recensione su
Osteria della Capra
Barco di Bibbiano

Visitato il 06.05.2014
Consigliatissimo!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: baracca con gli amici
Spesa a testa: 20.00
Coperti: 8
4 commenti

In una casa molto datata, a poche centinaia di metri da Piazza Zanti, un’osteria d’altri tempi gestita da due sorelle “non giovanissime” che hanno messo a disposizione la loro esperienza di “rezdore”.

Posto su due piani, tavole e panche in legno, sedie impagliate, suppellettili d’epoca un po’ ovunque, ambiente dove può pure capitare di mangiare al medesimo tavolo con persone che non conosci, non esiste tovagliato ma semplici tovagliette di carta stampate, apparecchiatura essenziale ma doppio bicchiere.

Questa sera siamo in otto, la compagnia del fantacalcio, chi vince sceglie il ristorante e la scelta è stata azzeccata.

Optiamo per il menù composto da doppio primo e tigelle, saranno venti euro ben investiti.

La lista dei primi è piuttosto ricca, optiamo “a maggioranza” per:

risotto in fonduta di parmigiano reggiano con tartufo, grande scelta, mantecato a dovere, di un bel colore giallo, il profumo di tartufo è ovunque, porzione abbondantissima, praticamente due pirofile in vetro stracolme, non rimarrà nulla;

tagliatelle al ragù di chianina, se il riso era da applausi, qui siamo alla “hola”, doga larga, cotte al dente, un condimento a dir poco eccelso, anche qui i due piatti da portata vengono spazzati via.

Brevissima pausa e ci vengono portati, in dose massiccia, due piatti di salume, solo salame, buono ma non eccezionale, e prosciutto di Parma da competizione in più un assortimento di salse e condimenti che comprende: pestata di lardo, salsa verde e salsa rossa (tipiche da bollito che non sfigureranno all’interno delle tigelle), crema ai cinque formaggi, parmigiano reggiano grattugiato, stracchino e rucola, gorgonzola e asparagi, nutella e …….. sicuramente ho dimenticato qualcosa.

Ed ecco le tigelle, servite in piccoli cestini, caldissime, avvolte in un tovagliolo, sono di farina integrale, molto mollicose, un po’ pesanti, nulla a che vedere con quelle montanare tipiche del modenese ma nemmeno con quelle da “piangiano” spesso vuote ed un po’ secche, si lasciano comunque mangiare.

Dopo i primi quattro cestini ne ordiniamo altri due per finire il salume e la nutella.

Abbiamo annegato la cena con diverse bottiglie d’acqua naturale e frizzante e quattro bottiglie di lambrusco etichettato San Simone dove (ahimè la vista mi sta abbandonando) non sono riuscito a leggere il nome del produttore, un ottimo lambrusco scuro con schiuma persistente.

Terminiamo con quattro buoni caffè.

Servizio veloce ma attento, oserei dire essenziale senza tanti fronzoli, piatti di ottima qualità, prezzo assolutamente competitivo, porzioni più che abbondanti, se proprio vogliamo trovare un difetto di tipo logistico diciamo che il nostro tavolo si è rivelato po’ sacrificato con tutto “quel ben di Dio” che ci è stato portato.

Siamo al limite dell’imperdibile, ci fermiamo al “consigliatissimo” e non assegniamo il massimo dei voti solo per via delle tigelle un po’ così.

 

4 commenti

PIPPI
08/05/2014
mo che bel posto e come l'hai trovatoo???? eh i piu nascosi sono i migliori :clap:
tata
08/05/2014
sono come Ermes...o le Nonne a Vignola!!!!! che spettacolo!!!!! :yes: :yes: :clap: :clap: :clap:
testapelata
08/05/2014
magari non proprio come Ermes, i tavoli in "comproprietà" solo in casi eccezionali (ma può capitare) per il resto assolutamente da provare; lo scoprii alcuni anni fa in una rassegna gastronomica ed in genere "non sbaglia" :yes:
Betty1
11/05/2014
Cavolo oggi per più o meno lo stesso menù il conto è stato ben più salato: 30 euro a testa al Colombaccio!! Magari Cavriago non è proprio dietro l'angolo, ma quando ne vale la pena... ;)
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