È il posto in cui fare colazione più vicino alla casa di campagna dove andiamo a trascorrere i nostri fine settimana agresti, e ancora non l’abbiamo provato. Oggi è una buona occasione perché Babù (mio marito) è rimasto a casa a montare la veranda alla roulotte e noi abbiamo il compito di fare colazione e portargli qualcosa da mangiare. Carico la prole in auto e in pochi minuti siamo arrivati. Parcheggiamo nell’ultimo posto rimasto libero, proprio in uno spiazzo davanti al bar, e scendiamo. Decidiamo di metterci sotto alla tettoia all’aperto, in legno, con tavoli con panche e sedie. Un tavolo è occupato dai “soliti” pensionati di paese che si incontrano per due chiacchiere e tanti spetegulèss. A me i bar per vecchi piacciono. Questo propriamente non lo è, ma mi piace che ci sia questo mix di famiglie, coppie, gruppi di amici, miniclub di anziani. Noi ordiniamo un cappuccino (1,50), uno sfilatino al prosciutto crudo (2,50), un toast con cotto e formaggio (2,50) e due paste (croissant vuoto e cornetto alla crema 1,10€x2). I bambini spiluccano un po’ di tutto, io finisco il toast e mio marito mangerà gli avanzi!!!! Il cappuccino è cremoso, non bollente, non troppo “caffettoso”, mi piace. Mentre facciamo colazione facciamo due chiacchiere con un volontario che ha da poco staccato il suo turno notturno in ambulanza e i bimbi lo guardano affascinati, nella sua divisa rossa. L’interno del bar non l’ho osservato più di tanto, se non ché ho notato che c’è uno scaffale di libri che si possono prendere, portare a casa e scambiare con dei libri che si hanno a casa: ottima idea, e poi cosa c’è di più rilassante e appagante che fare colazione con un libro sul tavolo? Il bancone del bar è ben fornito, non tanto in termini di quantità quanto in termini di diversità tra paste, panini con vari salumi e diversi tipi di pane, servono cappuccini con latte di capra e di soia, fanno il gnocco fritto a partire dalle 7.30 anche su ordinazione per asporto, insomma, un bel posticino. Noi è certo, ci torneremo!