Avevo prenotato per tempo "Così andiamo un po' al fresco" - avevo detto a mia moglie in piena canicola. Poi si è scatenato Giove pluvio e quando siamo arrivati alla Tana di Charly c'erano 16 gradi, venti in meno rispetto al giorno precedente, un bel tuffo dalle temperature di giugno a quelle di marzo (!). All'arrivo ci accoglie il titolare, sempre grandioso con quel suo aspetto da oste di una volta, che ci accompagna nella cantina dove ci serve un antipasto a base di salame, foglie di salvia fritte, bruschette al tartufo e vino rosso. Da lì, ci trasferiamo nella saletta da ristorazione. Si ricomincia allora con un altro antipasto : spalla di San Secondo con scaglie di grana e formaggio primo sale alle erbette guarnito di fichi e melone, tutto molto buono. Di seguito arriva una zuppa di piselli insaporita con la pancetta, molto gradevole e successivamente un altro primo piatto, le fettuccine con sugo di mortadella, ottime, molto particolari, peccato che fossero un filino scotte. Di secondo ci portano prima un bel piatto do coniglio e stinco di vitello arrosto guarniti da patate arrosto, spazzato completamente, poi un assaggio di tagliata, carne tenera e di qualità, accompagnata da insalata mista. Buono anche il vino scelto, un Lambrusco Grasparossa Azienda Moretto. Rimaneva il dolce e allora ci portano un gelato alla vaniglia con la saba ed un piattino con amaretti e pezzi di torta tipo Barozzi. Poi arriva il capo : "Vi voglio far sentire questa grappa di Pignoletto, è una cosa nuova che ho fatto" : è stato un successo che ha reso necessario il bis, un liquore morbido, di gusto avvolgente, per niente pesante nonostante i 38 gradi alcolici, veramente da segnarselo in agenda. Dopo un rapido caffè abbiamo pensato che non potevamo andarcene a mani vuote, una volta avevamo comprato una forma di pecorino, in un'altra occasione due ottime birre artigianali friulane, così chiedo a Charly : "Si può comprare il vostro digestivo alla liquirizia?". Detto e fatto, dopo due minuti arriva lui con una bottiglia dove ha travasato il liquore che avevamo già assaggiato e che è eccezionale : "Me lo fa arrivare un mio amico meridionale, non lo faccio io, perchè la liquirizia calabrese è migliore della nostra" - si affretta a dire quasi scusandosi di non essere lui l'artefice di quel nettare. Ecco, Charly è così, una simpatia ed un'umanità uniche, un modo di relazionarsi diretto che ti mette a tuo agio e che ti spinge a ritornare nella sua Tana, un genere di persone che purtroppo oggi si sta estinguendo.
16/06/2014
Mi piacerebbe tornare una volta da Charly... ma vorrei sapere prima il menù....il pregio ma anche il difetto di questo locale é non poter scegliere... e l'ultima volta che ci sono stata purtroppo ho cenato con acqua e solo un pezzetto di coniglio fritto....per il resto ho dovuto saltare tutto :cry: