Recensione su Canovi Busana
visitato da testapelata il 16.08.2014

Recensione su
Canovi
Busana

Visitato il 16.08.2014
Imperdibile!!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: pranzetto in dolce compagnia
Spesa a testa: 15.00
Coperti: 2
4 commenti

Giornata postferragostana, il tempo promette acqua, decidiamo ugualmente di fare una gita fuoriporta, al Lago Calamone, chiaramente non verremo premiati, ci troveremo all’interno di una nuvola con una visibilità di circa dieci metri, la nostra passeggiata la facciamo ugualmente, non ci facciamo certo scoraggiare dall’inclemenza del tempo: rimandiamo solo l’ascesa al Ventasso in quanto non ne vale proprio la pena!

Per un attimo abbiamo pensato di pranzare sul posto, ma è ancora un po’ prestino ed allora mi dirigo verso Nismozza, chissà che Canovi non abbia un tavolo libero.

L’impossibilità di utilizzare la distesa all’aperto, limita il locale a non più di trenta coperti, con tavoli ravvicinatissimi, tovagliato rigorosamente in stoffa pesante, doppie posate e bicchiere singolo.

Fa bella mostra di sé il braciere che il titolare utilizza per grigliare, immaginatevi un armadio con una folta barba nera vestito con un camice bianco!

Dal menù che presenta non più di 5/6 primi ed altrettanti secondi e contorni, scegliamo tortelli verdi, spiedini, ed una porzione di patate fritte, da bere acqua naturale.

Il pane è casereccio, fatto proprio da loro nel forno a legna, la sera si va anche di pizza.

Ci vengono portati piatto piano e fondo e successivamente un vassoio con i tortelli, forma “a raviolo”, pasta spessa, ripieno ottimo, la ricotta utilizzata (poca) è di pecora, la quantità è tanta, saranno quaranta tortelli da dividerci in due, conditi con burro e parmigiano-reggiano sono, a dir poco, fantastici.

Spazzolato tutto!

Gli spiedini ci vengo portati “ad ognuno il proprio piatto”, due spiedini a testa composti da salsiccia, wurstel, pancetta, bocconcino di maiale, cipolla, peperone, cotti alla perfezione, non avrei saputo fare di meglio!

Un plauso anche alle patate fritte, a spicchi, croccantissime, asciutte, “calienti”.

Non ordiniamo né dolce né caffè, avrebbero sicuramente meritato, tutti fatti in casa, ma sapete ormai come la penso sui dolci.

Locale “alla buona”, servizio “alla buona” ma impeccabile, qualche sorriso, qualche battuta mai fuori luogo, diciamoci la verità: uno di quei posti che dovrebbe fare parte di un patrimonio della ristorazione.

Il conto che riporta ancora l’anacronistica voce “pane&coperto”, i tortelli catalogati alla voce “minestre”, il costo complessivo che risente più del prezzo dell’acqua che del costo dei tortelli (5 euro a testa), per tutti questi motivi il giudizio non può che essere “IMPERDIBILE”, senza alcuna esitazione.

4 commenti

joy
17/08/2014
Interessante, peccato sia un pò lontanuccio :mmm:
testapelata
17/08/2014
direi che da casa Tua sono un centinaio di kilometri e basta :chuckle:
joy
17/08/2014
Forse è il basta che mi spaventa.... ;)
PIPPI
18/08/2014
quando un locale presenta nel menu "solo" 5-6 primi mi piace perchè vuol dire che sono sempre freschissimi
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