Siamo in vacanza a Cupra Marittima e, durante la visita alla parte alta del paerse scorgiamo questa osteria. Leggiamo la "filosofia" del locale e decidiamo per la sera successiva.
Quindi location molto romantica. Siamo in un borgo medioevale fortificato, tipico del centro/sud Italia, posto su un colle a strpiombo sul mare. Si cena su di una terrazza dalla quale, tra i tetti delle case vicine, si scorge il mare. La signora approva abbondantemente.
Per non dilungarmi troppo consiglio, a chi fosse interessato, di leggere sul loro sito internet lo stile di ristorazione che hanno voluto dare al locale.
Arriviamo al locale per una salita che fa impallidire il più abile ciclista. Ci fanno accomodare al nostro tavolo, piccolo, molto piccolo, e vicino, molto vicino agli altri tavoli. Ma è chiaro che cercano di sistemare tutti coloro che hanno prenotato.
Peccato che l'illuminazione soffusa poi, nel corso della serata, si rivelrà un handicapp non indifferente, al punto da non riuscire a scorgere i colori e le fattezze di quanto nel piatto. Si percepivano solo le forme. Però abbiamo mangiato a lume di candela.
Ovviamente, in vacanza, non ci eravamo portati il vino ed abbiamo bevuto il vino del locale che è compreso nel prezzo. Dispongono, in bottiglie anonime, dle vino della cantina sociale di un paese delle vicinanze, che può essere bianco, un ottimo e gustoso Pecorino, o rosso, un Rosso Piceno, che invece mi lascierà perplesso. Il bianco, di colore paglierino chiaro, ha un gusto fruttato e molto profumato, senzazione alcolica limitata, e adatto per antipasti, primi piatti e pesce. Il Rosso Piceno ha colore rosso rubino non intenso ed è trasparente, profumi non intensi, senzazione tanninica tipica dei vini barricati. Ma questo era un vino giovane ... ... Come detto sono rimasto perplesso ma ho evitato di chiedere lumi al gentile e competente cameriere che me lo aveva decantato con molta enfasi.
La cena è cominciata alle 20:30 con gli antipasti:
assaggio di tortino di zucchine con crema di peperoni
gnocco fritto con selezione di salumi piceni
verdure grigliate
assaggio di vitello tonnato
Sempre presente la dicitura assaggio, perchè le porzioni sono mini. Tortino buono e molto fresco, cottura perfetta. Il gnocco fritto è una pallina di pasta, a forma di gnocco, pasta molto consumata nella zona, e fritto. Assomiglia molto al nostro come gusto e sapore, Abbinato a capocollo, salame stagionato, tipo salsiccia fresca, un salamino di fegato che, per gusto personale, non ho assaggiato. Verdure grigliate che consistevano in un mezzo pomodorino (ciliegino) gratinato, una fettina di melanzana grigliata ed una fettina di peperone ripieno. Quest'ultimo veramente gustoso. Il vitello tonnato era una fettina a testa. A differenza di come viene preparato nelle nostre zone, la carne era cotta il minimo indispensabile, dando un gusto diverso al piatto.
Sono seguiti 2 primi piatti: mezze maniche con cozze e borlotti; lasagnetta con verdure.
Le mezze maniche erano in quantità sufficiente, direi un poco di più di una mezza porzione classica. Ben al dente, buono il sugo, in rosa, con le cozze ma coi fagioli borlotti che sono rimasti a sè stanti e non legavano col resto. Lasagnetta di pasta gialla fatta a mano e buona, molto buona, ma in quantità molto scarsa, erano farcite con besciamella, verdure, salsa di basilico. Ne avrei mangiato una teglia.
Cambio del vino visto che la bottiglia del bianco era finita ed hanno portato il secondo. Erano disponibili 2 piatti:
arrosto di girello con cicoria saltata
arista di maiale con patate al forno e fagiolini.
Prendiamo un diverso piatto a testa per scambiarceli. L'arrosto di girello è morbido e gustoso, cicoria (pensavo non fosse di stagione) buonina ma nulla di più. L'arista era asciutta e dura, al punto da faticare a tagliarla, patate al forno gustose e saporite, fagiolini praticamente crudi!.
Per finire un doppio dolce: una crema pasticcera coi lamponi ed una fettina sottilissima di ciambella con sopra una riduzione di albicocca calda. Anche in questo caso piatti originali e molto gustosi ma in quantità molto esigua.
Caffè della moka in bicchiere di vetro. Nulla come digestivo/amaro/distillato.
Ora dovrei spiegare il perchè del voto. In fin dei conti abbiamo mangiato bene, in una location da favola, bevuto bene e pagato 25 euri a testa. Cosa vuoi di più?
Ma ci sono state anche parecchie sbavature: hanno atteso di avere diversi tavoli occupati per cominciare la cena. Se vai alle 19:30? Aspetti. E poi alcuni piatti veramente riusciti male e se fai un menù unico e sbagli i piatti ... Illuminazione descritta prima. Ma su tutti questi, le porzioni sempre troppo scarse! A parte la pasta, erano tutti assaggi portati nei piatti piccoli. Se analizzo il cibo darei 4 cappelli, se guardo al resto ne darei 2 (forse). Facciamo media e siamo a 3.