Abbiamo voglia di messicano; il nostro mex "di fiducia" è chiuso e quindi decidiamo di provare il Churrasco di Reggio, consigliati da un amico. Un paio d'ore prima prenotiamo per le 21; chiediamo anche se fanno i famosi "turni", come il Churrasco di Modena, ma ci rispondono che loro li fanno solo d'inverno: ottimo, non sopporto di cenare con l'imbuto.
Ci avviamo e giunti a Reggio abbiamo la prima sorpresa: la festa dell'Unità, della cui esistenza eravamo totalmente dimentichi. Stiamo già disperandoci per il parcheggio, quando scopriamo che il ristorante dispone di un parcheggio privato sorvegliato da un addetto, in modo che non venga indebitamente sfruttato da chi va, invece, alla suddetta festa: ottima cosa, bravissimi!!
ll locale dispone di una piccola verandina all'esterno, ma è completamente piena, quindi la cameriera ci accompagna all'interno; il ristorante vero e proprio è al primo piano di uno stabile, ci sono sia l'ascensore (spazioso) che le scale. Dentro le sale sono decisamente ampie, una è già piena, l'altra si riempirà nel giro di mezz'ora...fortuna che abbiamo prenotato! L'arredamento è pittoresco, pareti di finta roccia, fieno e cactus incastonati sul soffitto e sui muri, colori accesi e le immancabili bottiglie con la candela all'interno. Ci piace molto. La musica in sottofondo è sudamericana, ma nel corso della serata diventerà commerciale...peccato.
Ordiniamo: tacos per uno da dividere (6,50 E), parrillada per 2 (22 E), patatine fritte (credo 3 euro ma non son certa) e porotes (se non ricordo male sui 6 euro), da bere 1/2L di sangria (5,50E), una Fischer da 66cl e poi un'acqua (non ho visto i prezzi); come dolci avremo una crema catalana e una torta tres leches (entrambi 4E), infine un caffè.
Subito arrivano le bevande e i tacos, 2 a testa da farcire con gli ingredienti portati del classico piatto tondo coi "comparti". Ci sono guacamole, carne di manzo, fagioli messicani, insalatina e due condimenti piccanti, uno credo di pico de gallo, l'altro non ho idea. Sono tutti molto buoni, ma forse leggermente abbondanti per 4 tacos...io e il consorte li abbiamo farciti per bene, ma comunque ne è avanzato un po'...che abbiamo prontamente mangiato con la forchetta!
Dopo un'attesa di circa 15-20 minuti arriva la parrillada, servita sulla piastra con le braci sotto. Comprende uno spiedino, abbastanza grande, si può dividere tranquillamente, 2 salsicce (il moroso dice che sono salamelle, comunque è porcello), un taglio di manzo e uno di tacchino o pollo (entrambi grandi, da dividere) e due porzioni di costine, di porcello anche loro. La carne è tutta cotta bene, a me sono piaciuti molto lo spiedino, la salsiccia e il taglio di tacchino; meno buono il taglio di manzo, un po' troppo grasso, la carne risulta un po' "tirona"; le costine sono buone, la carne è morbidissima e ha una bella crosticina croccante. Il moroso, che come ho già detto altrove è un carnaro, mi assicura che la qualità della carne è assolutamente adeguata al prezzo richiesto. Volendo una qualità superiore si può scegliere anche la parrillada di solo Black Angus, al costo di 38 euro, ma io sul momento non avevo neanche visto la voce sul menù. Le patatine sono una porzione abbondante, sono quelle surgelate ma cotte bene, non risultano unte, nè hanno il gusto di olio fritto e rifritto che si rischia di trovare; i porotes sono i fagioli piccolini neri, serviti col loro sughetto di cottura. Sono buoni ma ne ho assaggiati altri che mi sono piaciuti di più, anche perchè la cottura di questi è un po' troppo indietro, per i miei gusti.
Le porzioni sono decisamente abbondanti, infatti decidiamo di farci incartare i resti della grigliata per poter assaggiare i dolci; la prossima volta ci limiteremo coi contorni.
Il moroso prende la crema catalana, io ordino una torta tres leches. Quando chiedo alla cameriera che cos'è, mi risponde "la cosa più buona che tu abbia mai mangiato"... allora assaggiamola! In pratica è una torta tipo soffice, ma imbevuta completamente di latte aromatizzato, credo, alla vaniglia, che poi invade anche il piatto, e ricoperta di sorta di crema anch'essa di latte. Il sapore è davvero squisito, ma è anche molto dolce, quindi io non sono riuscita finirla perchè mi ha un po' stomacato, soprattutto dopo tutta la carne mangiata prima.
Gli ultimi due appunti sulla sangria e il servizio. La sangria, forse perchè siamo nella stagione calda, è servita col ghiaccio tritato dentro, in modo da sembrare quasi una granita molto liquida: un accorgimento interessante, il sapore è molto buono, quasi quanto la sangria che ti servono in Spagna. Per quanto riguarda il servizio, 10 e lode alla simpaticissima cameriera, credo sudamericana, che per tutta la serata è stata gentile e professionale, ma allo stesso tempo solare e pronta a scherzare.
Infine, al momento del conto ci chiedono se possono offrirci un limoncino, una tequila o altro. Rifiutiamo perchè abbiamo già bevuto abasta, ma la prossima volta accetterò sicuramente la tequila. Torneremo certamente per provare gli altri piatti, tutti invitanti!