Recensione su Zamboni Roncopianigi
visitato da Lisus il 13.08.2014

Recensione su
Zamboni
Roncopianigi

Visitato il 13.08.2014
Consigliato!
Scritta da Lisus
Servizio: Ristorante
Contesto: famiglia con bimbi
Spesa a testa: 19.70
Coperti: 3
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L’idea era quella di portare i bambini a pescare le trote nella peschiera circolare che è proprio di fronte al rifugio (se possiamo chiamare tale un rifugio dove arrivi in auto fino ad un centinaio di metri prima, ti noleggiano una cannetta in bambù senza mulinello e paghi il pescato a peso): in realtà le condizioni meteo ci obbligheranno al solo pranzo al rifugio, dove fortunatamente avevamo prenotato il giorno prima perché abbiamo visto mandare indietro degli avventori per “al completo!”. Diciamo che fare tanta montagna solo per mangiare, con dei bimbi al seguito che già a Salvaterra hanno incominciato a dare di stomaco non è stato il massimo e non è da ripetersi… se invece fosse stata una bella giornata di sole nel nostro ricordo avrebbe assunto un altro significato.

Il rifugio è frequentato da molti habitué che davano del tu al gestore; l’accoglienza è stata gentile (cani di piccola taglia ammessi) e il servizio veloce. La toilette è a dir poco minuscola, un budello di 1 metro x 2 ad esser generosi, con una turca per metà ricoperta da un muro: penso si potrebbe fare di più e meglio, anche non pensando a un portatore di handicap ma semplicemente a una persona di taglia maxi che non sarebbe riuscita ad usufruirne. L’apparecchiato è molto semplice, con una tovaglia che ha visto numerosi lavaggi, ma tutto è pulito. Come antipasto offerto dalla casa arriva subito una frittatina con verdure e parmigiano servita tiepida, gustosa. Per i bambini due mezze porzioni di penne al ragù, per noi un risotto ai funghi e una tagliatella ai funghi. Come secondo una scaloppina al limone e due porzioni di trota fritta con patate al forno. Torta di mele, una caraffa di acqua della loro fonte, un bicchiere di vino rosso toscano e un caffè (totale 59,10 euro, senza sconto!). La mia tagliatella era fatta in casa ma la pasta non era tanto ruvida, secondo me era stata tirata a macchina; il sugo dei funghi, in bianco era buono ma non molto condito di aglio e prezzemolo. La trota era molto buona, per niente grassa, non sapeva di pantano, ben fritta, da riprendere anche al prossimo giro senza esitazione (ne sono state servite tre perché erano di taglia piccola). Patate al forno discrete; molto meglio la torta di mele fatta da loro, con la pasta sotto abbastanza morbida e soprattutto tante mele sopra. Col clima che ci siamo ritrovati ci stava proprio bene. La pioggia si è fatta incessante, con forti raffiche di vento, così abbiamo deciso di scendere di nuovo a valle. Sulla strada del ritorno ci siamo fermati a visitare per l’ennesima volta il castello di Carpineti, dove il sole aveva fatto capolino tra le nuvole che correvano veloci in un cielo primaverile più che agostano, alla fine la nostra gita fuori porta l’abbiamo fatta!

Il quarto cappello cade nella turca, peccato...

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