E' immerso nell'entroterra agrigentino, il Ristorante Da Giulio, quaslche chilometro prima di Ribera "La città delle arance", come si legge nei cartelli turistici : in effetti il posto domina una grande vallata dove ci sono distese di agrumeti. Il ristorante, che è anche pizzeria, è ricavato da un casale del Settecento, con un dehors da 60-70 coperti, svilito da orrende pareti di plastica che fanno da frangivento. Cucina tipica siciliana, sta scritto sull'insegna che per la verità si vede a malapena dalla strada. Personale molto gentile, come abbiamo sempre riscontrato in tutti i ristoranti frequentati in questa vacanza siciliana. Ordiniamo un antipasto in due, discreto, che comprende panelle, bruschette al pomodoro, patate fritte (come antipasto?), olive all'ascolana (con buona pace della cucina tipica siciliana). Poi ci dedichiamo alle pizze, ordinando una Napoli ed una Pavarotti (crudo, pomodoro, scaglie di grana, rucola). Pizze non tirate, ben condite, tutto sommato passabili. Come vino una caraffina di bianco sfuso da mezzo litro, senza infamia e senza lode. Si chiosa "more solito" con due caffè e poi con un amaro Monte Polizo, un buon digestivo alle erbe di produzione locale che in Sicilia va per la maggiore, un po' come il nocino da noi. Il locale era pieno, nonostante l'offerta gastronomica non eccelsa, ma evidentemente richiama ugualmente clienti, visto che la zona scarseggia di ristoranti e agriturismi. Obiettivamente non merita più di due onesti cappelli.