Recensione su Trattoria Bianca Modena
visitato da tranzollo il 22.09.2014

Polvere di stelle...da quanto tempo non andavo dalla Bianca? Locale storico di Modena, cucina di buon livello senza grosse escursioni al di fuori dalla tradizione modenese, prezzi sicuramente non modici. Così me la ricordavo, così mi ha confermato di essere anche questa sera. Siamo in sei colleghi, ci troviamo per discutere di lavoro e si sa che in questi casi si discute meglio stando coi piedi sotto un bel tavolo apparecchiato. La sala ristorazione avrebbe forse bisogno di una rinfrescata, visto che è rimasto tale e quale in tutti questi anni, decisamente più accattivante il dehors esterno, peccato che la temperatura serale non sia più estiva : decidiamo così di cenare all'interno. Non c'è molta gente, tuttavia il servizio è piuttosto lento, gentile il personale di sala. Alcuni ordinano i tortelloni di zucca, altri, me compreso, i maccheroncini al torchio con ragù e asparagi : buoni entrambi, anche se decisamente scarsi . Di secondo due provano il filetto, due il coniglio intrecciato, e due, evidentemente a dieta, si accontentano di un piatto di verdura alla griglia. Il mio coniglio non era male, carne tenera, buono il sughetto di accompagno, non male neanche i due filetti, a quanto mi hanno riferito. Per placare la sete abbiamo scelto due bottiglie di lambrusco, una di Grasparossa biologico La Piana di Castelvetro e e l'altra di Sorbara Cavicchioli , assieme a quattro di minerale. Come dessert ci sevono due piatti di tortelli con ripieno di marmellata e di amaretti modenesi, discreti. Chiediamo tre caffè, ce li portano senza zucchero, aspettiamo dieci minuti e visto che non si vede nessuno all'orizzonte siamo costretti a berceli amari,  Il mio giudizio finale risente molto del servizio, piuttosto lento e poco adeguato allo standard che il locale pretende di offrire. Anche il rapporto qualità prezzo non mi pare altissimo, anche se obiettivamente i piatti assaggiati non erano male. La mia impressione è che anche questo locale che appartiene alla memoria gastronomica modenese, si guardi un po' troppo dietro di sè invece che avanti e continui a cullarsi dei ricordi dei bei tempi andati...