Salvo rare eccezioni, esistono Ristoranti di "sostanza" e ristoranti di "atmosfera" e tante volte prima di prenotare si è costretti a scegliere fra qualità del cibo e ambientazione.
Per togliere ogni dubbio diciamo chiaro e tondo che a Casa Baroni si mangia bene, ma il motivo per il quale si percorrono i settantacinque kilometri che lo separano da Modena, arrivando fino a 1200 metri di altezza, è l'Atmosfera, quella con la A maiuscola.
Una volta giunti a Fanano si seguono le indicazioni per la frazioni di Fellicarolo.
Dalla piazza della frazione si sale a sinistra, seguendo i cartelli che ad ogni bivio indicano la strada corretta e così in una ventina di minuti da Fanano, imboccando strade sempre più strette e dal fondo sempre più sconnesso, ma comunque sempre asfaltato, si arriva a destinazione.
Casa Baroni è una bella costruzione in sasso, parte di un piccolissimo borgo contadino montanaro, che sorge fra i prati dell'alto appennino modenese.
C'è un bel parcheggio, una terrazza affacciata sulla valle dove d'estate si può pranzare, un prato fra i faggi e gli abeti in cui si può bere un bicchiere dopo pranzo, il tutto immerso nel bosco che, vista la quota, si fa sempre più rado.
Il ristorante è composto da un'unica sala abbastanza grande ma con i tavoli non troppo vicini, i soffitti sono alti con le travi in legno, i muri in pietra, arredata in modo caldo ed accogliente e arricchita da quadri, foto e strumenti della cultura contadina. Qui si sta bene.
E poi c'è Il Cimone che ti guarda dall'altra parte della valle, maestoso ed imponente, che spicca in tutte le le finestre della sala.
Il silenzio, la tranquillità, la luce ed i profumi sono gli elementi che costruiscono l'Atmosfera che ho tentato di descrivere.
Il resto lo fanno i gestori, marito e moglie, che da un mucchio di pietre, una quindicina di anni fa, hanno creato Casa Baroni e da allora lo gestiscono con schietta cortesia e sincera ospitalità.
All'arrivo viene mostrata una lavagna con il menù del giorno che varia leggermente a seconda della disponibilità dei prodotti locali.
A noi è stato proposto:
- Tortelloni alle noci
- Maccheroni al pettine con finferli
- Lasagne verdi al ragù
- Arrosti misti
- Scaloppine ai funghi porcini
- Polenta ai funghi misti
- Piatto misto di formaggi con miele
- Insalata verde e carote
- Cipolline in agrodolce
- Torte miste
- Semifreddo al torroncino con mirtilli
- Caffé e cioccolatini.
Acqua in caraffa e vino in bottiglia a scelta fra pignoletto, lambrusco, chianti o sangiovese.
Come anticipato, qui si mangia bene, la cucina è casalinga semplice e sincera.
Qualche portata non era proprio caldissima, e si capisce che sopratutto gli arrosti sono riscaldati, ma tutto è stato gradito.
Buoni i primi con particolare nota di merito per le lasagne verdi, buona la carne, sopratutto le scaloppine, buona la polenta. Anche le 2 torte (di noci e farina gialla) sono gradite e con esse viene servita una coppa di malvasia dolce, in modo da poterle "pucciare". Veramente goloso il semifreddo.
Probabilmente, come sottolineato in altre recensioni, con molti clienti la cucina e il servizio vanno un po' in crisi, ma se i tavoli occupati sono 3 o 4 tutto fila liscio e le attenzioni del proprietario non mancano.
Abbiamo bevuto un chianti e un lambrusco, entrambi discreti.
La splendida giornata di sole e i colori autunnali sono stati la ciliegina sulla torta di una Domenica speciale.
Il prezzo è di 168 euro in tutto (siamo in 4 adulti e 3 bimbi): 33 a testa per gli adulti e 12 per i bimbi.
Inutile dire che non essendo un luogo propriamente di passaggio, è obbligatoria la prenotazione. Inoltre bisogna sempre tenere presente che con ghiaccio e neve diventa veramente difficile arrivare fin qui se non si ha un fuoristrada.
Detto questo, credo che Casa Baroni rimanga un posto magico. Per chi ha la possibilità, consiglio di visitarlo a cena, una sera di inverno, prenotando il tavolo vicino alla stufa o al caminetto per godere di tutta l'intimità che questo posto riesce a trasmettere.
4 cappelli pieni.
03/11/2014
che bello! non lo conoscevo :clap: