Recensire questo locale è per me difficile, in quanto è uno dei miei preferiti: ad ogni modo, cercherò di essere oggettivo.
Il locale si trova attualmente in una tensostruttura, in quanto, dopo il sisma del 2012, la sede storica è risultata inagibile. La proprietà, comunque, non si è scoraggiata e (fulgido esempio dell’imprenditoria della Bassa) dopo poco ha riaperto l’attività.
Il locale, in inverno, è ricoperto, all’interno, nelle pareti, di pannelli di legno (forse per isolare dal freddo), che gli conferiscono un aspetto simile a una baita di montagna. All’interno la temperatura è, comunque, sempre elevata (siamo stati praticamente in maglietta), grazie alle innumerevoli stufe che lo riscaldano, e alla griglia a legna a vista.
D’estate, invece, vengono aperte le pareti del bersò, e si assiste a una splendida vista sulle campagne circostanti e su un laghetto.
Nel locale si trovano numerose suppellettili, oltre a un ritratto (credo) della proprietaria, che dà l’idea di cenare in famiglia. Visto il periodo natalizio, il locale era addobbato con babbo natale e la befana, che scendevano dal soffitto, vari addobbi, oltre, naturalmente, all’albero di Natale.
Orbene, ci presentiamo in cinque domenica 4 gennaio verso le 20.30 e, nonostante il parcheggio fosse pieno, e non avessimo prenotato, una giovane e gentile cameriera ci trova posto.
Ordiniamo di primi (tra cui io) tre gramigne con la salsiccia e, per secondi, quattro grigliate e due porzioni di gnocco e tigelle con affettati (ebbene sì, abbiamo preso un secondo in più!). La caratteristica di questo posto è servire pochi piatti, ma artigianali, realizzati in casa e con prodotti “di giornata”.
Da bere, due bottiglie d’acqua, una di coca cola e una bottiglia di lambrusco prodotto da loro, con loro etichetta. Il lambrusco è apprezzabile, in quanto leggermente “acidulo” e perfetto, quindi, per grigliate e gnocco fritto.
Arriva la gramigna, condita con abbondante salsiccia, mantecata con panna (nella giusta quantità, sì da non renderla “stucchevole”) e un accenno di pomodoro. Peccato non fosse abbondantissima, perché la finiamo in un attimo.
Gli altri, nel mentre, si servono al buffet degli antipasti, da cui si possono attingere verdure e alcuni piatti a base di carne (tra cui il polpettone).
Ma il piatto forte è la grigliata, composta da vari tipi di carne, presentata in un enorme vassoio che occupa l’intera parte centrale del tavolo. Caratteristica del locale è preparare la grigliata con la griglia a legno, che conferisce alla carne un aroma, un sapore e un’essenza, che non si ottiene con le classiche griglie elettriche. A noi hanno portato:
Come contorno, patate al forno (presentate nello stesso vassoio della grigliata), dorate all’esterno, ma morbide all’interno, dal sapore dolce, che si sciolgono in bocca (io non ne ho mai mangiate di simili in nessun altro posto).
Assieme alla grigliata, hanno portato un grande cesto con gnocco fritto e tigelle; il gnocco è realizzato in piccolissimi rettangolini, ben dorato e non unto; le tigelle sono morbide, ma non “mollicose”. Per accompagnare, un vassoio di salumi con coppa, salame (credo di loro produzione), ciccioli e prosciutto.
Cisto che c’era ancora uno spazio per il dolce (!) prendiamo una fetta di torta di mele e una di torta al cioccolato, di loro produzione. Per finire, due limoncelli artigianali, dalla consistenza densa e oleosa (come piace a me) e due caffè.
Il tutto, per appena 20 Euro a testa. Devo dire che, fino a pochi mesi fa, per una cena simile avremmo speso 16/18 Euro, ma l’aumento è più che giustificato, dalla quantità e, soprattutto, dalla qualità delle pietanze.
Io torno sempre volentierissimo in questo locale, sia per la qualità del cibo, sia per l’atmosfera, che sembra di cenare in famiglia.
Alla prossima!
08/01/2015
bel colpo !! finalmente uno che mangia tanto e di qualità :chuckle: