Sono giorni che Max propone a me e al fido Cicioun un “panzerotto time” in luogo dell’allenamento in pausa pranzo, abbiamo sempre rinviato a data da destinarsi, o meglio, ad una giornata di pioggia incessante e finalmente il giorno è arrivato, pioggia mista a neve fanno scattare senza esitazione l’evento mangereccio.
L’ambiente è piuttosto piccolo, ma sono ugualmente sistemati dei tavoli in legno che permettono di mangiare sul posto, già perché l’attività è “pizza da asporto”, mica ristorante.
Arriviamo alla spicciolata ma alle 12:45 siamo pronti per l’ordinazione, una pizza fritta grande per me e Cicioun, una piccola per Max, da bere tre lattine di coca che preleviamo direttamente dal frigorifero.
Max nell’attesa si gusta anche un trancio di rotolo scamorza e formaggio, io, come digestivo, me ne sparerò uno pancetta mozzarella e peperoni, veramente molto gustoso.
Nel frattempo vediamo preparare e prelevare diverse pizze, cornicione alto, direi tipico impasto “alla napoletana”, sarà per la prossima volta.
Arrivano le nostre pizze fritte, le abbiamo ordinate con ripieno pomodoro+mozarella+acciughe, ci vengono servite su un disco di cartone, posate e bicchieri di plastica sono self-service.
Sono ottime, ben fritte, belle calde, belle filanti, c’è solo un grosso problema, l’ambiente non è riscaldato che dai i forni per le pizze, capisco che il pizzaiolo soffra il caldo, ma mangiare con la giacca non è proprio il massimo.
Se ci limitassimo al cibo, alla gentilezza, alla professionalità, assegnerei senza esitazione tre cappelli al limite del quarto, ma l’ambiente gelido fa scendere vertiginosamente il giudizio e lo fa rasentare la temperatura registrata!