Trasferta Reggiana in una location a dir poco caratteristica con balzo indietro di 60 anni negli anni 50'-60' per vivere le atmosfere dei personaggi del Guareschi e tanti ricordi di quando bambino (ma ancora oggi... ) vivevo con simpatia le avventure di Peppone e Don Camillo. Gestione familiare moglie ai tavoli marito ai fornelli un unico ambiente di medie dimensioni (30/35 posti a sedere) pareti completamente tappezzate in ogni suo cm di foto di momenti di scena e non, foto di personaggi noti che hanno fatto visita al locale e tante locandine dei film , una decina di tavoli ben distanziati , tovaglia rigorosamente a quadretti , sedie impagliate , doppio bicchiere basso . Menù tipico emiliano stringatissimo ( 3/4 primi e 3/4 secondi) recitato a voce dalla ospitale e gentile proprietaria, ordiniamo :
5 bis di primi ( tortelli verdi burro e slavia / tagliatelle al culatello)
5 bis secondi (polenta e guanciale / polenta aceto balsamico e salsiccia )
2 taglieri ( 1 di culatello e grana / 1 affettati misti)
dolci vari ( salame dolce / zuppa inglese / crema all' amaretto)
lambrusco reggiano della casa sfuso / acqua con gas
Si inizia subito come "riscaldamento" con alcuni piattini di gustosi di ciccioli frolli gentilmente offerti subito spazzolati , seguono i primi con l'arrivo dei tortelli verdi ( la forma è pero quella del raviolo...) con una particolarità sono senza ricotta cmq più che buoni unico difetto un po' scarsi a differenza delle tagliatelle abbondanti e saporite che avrebbero meritato però un po' più culatello a mio avviso , per entrambe cmq vi è la sensazione che siano fatti in casa (???) . Si passa ai secondi quantità generose, buona la polenta tenera ben cotta e deliziosi entrambi gli accostamenti sia del guanciale e della saporita salsiccia mitigata dall'aceto balsamico terminati con l'immancabile scarpetta. Non satolli (...) e dopo aver notato nel tavolo a fianco il bell'aspetto ci facciamo portare 2 taglieri 1 di culatello e 1 misto entrambi all'altezza, del culatello ce lo aspettavamo ma la sorpresa è stata la coppa che definirei superlativa ! Si chiude con i dolci (ottimo il dolce salame) e con nocino e prugnolo di cui non conoscevo l'esistenza ma ho apprezzato il grado alcolico 40° .... ( tranquilli non ero alla guida per fortuna ...) . Infine alcune note positive ahimè per me che vengo dalle terre del lambrusco DOC sul lambrusco reggiano rigorosamente fatto in casa , alla fine saranno 4 i vuoti lasciati sul tavolo , apprezzato e con un particolare retrogusto dolciastro. Tirando le somme un esperienza singolare , diversa dal solito e sicuramente unica , in una location di un tempo con un servizio dai contorni familiari che mi sento di consigliare e premiare con 4 cappelli. Ci tengo a chiudere con una citazione che mi è rimasta impressa prima di uscire soddisfatti "Le storie uniscono ciò che i muri hanno diviso".
Alla prossima !
22/02/2015
strano vero che da questa parte del Secchia e quasi sull'Enza si mangino i tortelli verdi senza ricotta e con la forma a raviolo ??? :patpat: scherzi a parte, qui si è sempre mangiato bene, altra cosa è che sembra di entrare in una bottega :chuckle: