Previa telefonata al locale, che dati i ridotti posti a sedere è spesso pieno, ci “accontentiamo” di un tavolo che va liberato entro le 21. Per noi non è un problema perché siamo stanchi e in ogni caso non ci saremmo fermati a lungo dopo aver mangiato.
Questa sera oltre al solito impasto di farina bianca con lievito madre c’era quello con la farina di farro (esaurito l’orzo); optiamo per l’impasto classico per poterlo meglio confrontare con quello delle altre pizzerie. L’attesa è lunga, le pizze escono dal forno una alla volta con una tempistica a mio parere migliorabile, soprattutto per i tavoli da 4 in cui l’ultimo viene servito quando il primo ha quasi finito. Noi andiamo sul classico: marinara con poco pomodoro e Napoli; le pizze sono abbastanza sottili ma l’impasto è morbido, ottimi il pomodoro e le alici, abbondante l’aglio. Soddisfatti, seppure non rientri nella categoria di pizza da noi preferita, concordiamo sul fatto che ci torneremo volentieri per assaggiare anche gli impasti con le farine alternative. Molto cordiale e gentile il servizio, esclusivamente al femminile (così come la pizzaiola). Con una coca cola in lattina, una bottiglia di acqua naturale ed un caffè paghiamo 18,50 euro.
01/03/2015
io adoro la pizza sottile ma a me questa pizza leggerissima mi fa impazzire