Recensione su Trattoria La Bolognese Vignola
visitato da Assaggiatore il 10.04.2015

Ogni volta che ci vado è un tuffo indietro nel tempo. Perchè sono del passato gli arredi del locale, sono del passato le battute della Luisa (la cameriera), perchè appartiene al passato lo stile di gestione del locale. E appartiene al passato, alla tradizione, alla nostra cultura il gusto del cibo servito.

Ero con la Signora, reduci da una visita, arriviamo presto ed il locale è ancora vuoto. Ci viene indicato il tavolo e la Luisa ci arringa: " La nostra specialità sono e tagliatelle alla bolognese. Sono 70 anni che le facciamo! Avremo imparato?" Ma siamo molto attratti anche dalla pasta e fagioli. Ci accordiamo per una mezza porzione di quest'ultima e a seguire una porzione a testa di tagliatelle. Disponibili anche gnocchi e bucatini alla amatriciana.

Sul tavolo acqua naturale ed una bottiglia di Grasparossa spumantino e molto beverino, etichetta del locale ma sigillo del

Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, e che si rivelerà un ottimo abbinamento col cibo.

Pasta e fagioli da applausi! Brodo cremoso, pochi fagioli borlotti interi, maltagliati di pasta fresca, lieve sentore di cotiche. Ed una mezza porzione è una fondina! Quindi una porzione intera? Un tegame?

Le tagliatelle sono veramente speciali. Pasta perfetta, fatta la mattarello, cotta al dente. Ragù saporito, tirato alla perfezione, pochissimo pomodoro, per nulla unto. Formaggio grattugiato sul tavolo di ottima qualità. Quantità molto molto abbondante.

Nel frattempo il locale si è riempito. Il servizio comincia a scricchiolare. Tutti hanno fretta e l'anziana signora che serve ai tavoli mostra i limiti dovuti alla sua età. E allora aspettiamo che si ricordino di Noi.

Dopo un po', vedendoci sempre al tavolo, la Luisa ci chiede se ci erano piaciute le tagliatelle. Ci complimentiamo. La vegliarda, con abile colpo di mano: "..ma allora ve ne porto ancora!" E riparte per la cucina!?!?!?!

E dopo poco ci vediamo recapitare sul tavolo un'altro piatto di tagliatelle. Bhe, sono talmente buone che, pur non avendo praticamente più fame le abbiamo divorate ugualmente!

Però siamo veramente satolli.

Ma non possiamo andarcene senza aver sentito la torta tipo Barozzi con la Luisa che dice: "E' più buona di quella là, ma non la possiamo chiamare Barozzi!".

Uscendo mi viene una idea... Si può chiedere per la trattoria e le sue splendide signore la tutela dell'Unesco come patrimonio dell'umanità? No? Peccato!