Dopo un’esperienza non proprio positiva, ieri sera riproviamo, in cinque, il Giustospirito di Carpi. E stavolta non mi ha deluso.
L’ambiente è molto particolare, un open space su due piani, atmosfera vintage curata; colpisce, all’ingresso, l’imponente scala in ferro, dall’aspetto (finto) usurato. Al piano terra c’è il bancone del bar, che segnalo per l’ottima qualità e varietà delle birre offerte. Evidenzio, altresì, il cartello "cambusa" per indicare la cucina: dettagli che scaldano l'atmosfera del locale, distinguendolo da altri.
I tavolini sono abbastanza ravvicinati e di modeste dimensioni: ciò mi aveva negativamente colpito la precedente volta che c’eravamo stati (un venerdì sera), allorché eravamo stipati in sei in un (micro)tavolio da quattro, e dovevamo urlare per (tentare di) parlare tra noi. Ma ieri era domenica, c’era meno affollamento (addirittura avevamo un tavolo da otto tutto per noi!) e si riusciva a parlare senza urlare.
Il tavolo è apparecchiato con tovaglietta e tovagliolo di carta: vi è, poi, una piccola lattina contenente un ottimo olio extravergine (apprezzo molto la presentazione) per condire o fare bruschette, con l’ottimo pane artigianale e tiepido che servono.
Passiamo agli ordini: siamo in cinque e prendiamo:
antipasti (che condividiamo): un tagliere di salumi e una bruschetta da 80 cm. alla boscaiola, senza mozzarella;
tre tagliate di pollo (due con verdure e una con patate);
un chicken burger
una stria con prosciutto crudo.
Da bere: due bottiglie di acqua naturale, una bottiglia di coca e due birre medie Giustospirito Pills alla spina.
Arrivano gli antipasti: la bruschetta era veramente ottima: il pane croccante ma non secco, tostato al punto giusto, con un filo di ottimo olio extravergine; abbondanti e molto buoni i funghi. Identico giudizio anche per il tagliere di affettati: il prosciutto crudo era da giù di testa, mai mangiato del simile in altri locali, morbido, tenero, breve stagionatura (come piace a me); si scioglieva in bocca. Discreti, ma nulla di più, gli altri salumi: quello che mi ha meno entusiasmato era il salame (poco saporito), discreta la coppa e passabile la bresaola.
Passiamo ai secondi: la mia tagliata di pollo era deliziosa. Ben dorata in superficie, ma morbida e non gommosa all’interno. E soprattutto saporita, il ché comprova la ottima qualità della materia prima (il pollo “low-cost” di certi locali è spesso gommoso ed insapore). Deliziose le patate al forno: doratura perfetta, saporite al punto giusto. ed
Assieme ai secondi, ci portano, due (che diventeranno poi quattro) graziosi sacchettini di carta contenente dell'ottimo pane artigianale tiepido: davvero delizioso, soprattutto se condito, a mò di bruschetta, con un pò si sale e il delizioso olio che si trova sul tavolo.
Ottima anche la birra, aromatica ma non stucchevole, e con una nota aspra appena accennata.
Davvero ben rimpinzati, ordiniamo qualche caffè, sorbetto e limoncelli.
Chiediamo, infine, il conto, che sarà di Euro 18,50 a testa: direi molto buono, in rapporto alla qualità del cibo ordinato.
Non dò il quinto cappello, in quanto, in serate di massimo affollamento, il servizio (nonostante i camerieri gentilissimi) ha qualche (inevitabile) pecca. Consiglio di evitare, per la cena, la serata del venerdì (che, invece, è perfetta per una birretta post cena), in quanto il locale è stra-affollato e il servizio risulta un pò caotico.
Alla prossima!