Recensione su Toma&Tomi Carpi
visitato da Lisus il 07.04.2015

Recensione su
Toma&Tomi
Carpi

Visitato il 07.04.2015
Consigliatissimo!!
Scritta da Lisus
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 12.00
Coperti: 1
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Devo prendere al balzo l’occasione che mio marito non è con noi a pranzo per provare questo locale: Alessandro sta al formaggio come Dracula all’aglio; al resto della famiglia invece il formaggio piace tanto, al punto che io dico sempre di non avere dei bimbi ma dei topi, e se il piatto è pieno di formaggio bisogna letteralmente toglierlo da sotto, perché sono senza freni. Posto abbastanza infelice per quanto riguarda il parcheggio, che non si trova mai al primo giro, è invece accogliente internamente, con arredi rustico/industriali: lungo tavolaccio centrale, seggiolini in ferro colorati, cassette in legno con ruote, grande lavagna sul fondo e su tutto la bella cella frigorifera, non pienissima ma comunque ben fornita, posta all’ingresso. I bambini optano per un panino da dividere con primosale e prosciutto dolce di Parma da maiale bianco (5€); il panino purtroppo è molto alto e non proprio idoneo, non solo per il piccolo, ma anche per mio figlio maggiore che nel giro di un paio di mesi ha perso quasi tutti gli incisivi e sfoggia un bellissimo sorriso sdentato. La proprietaria vedendomi in difficoltà si è offerta di tagliarmi il panino a fette, ma io avevo già provveduto separando il contenuto dal pane e tagliando quest’ultimo a pezzettini, creando così un panino destrutturato da fare invidia alla cucina che va tanto di moda adesso tra gli chef di alto bordo.

Io invece mi sono goduta, lentamente e con gusto, un bel tagliere di formaggi (8€)accompagnati da una porzione di sottaceti e sottoli, 3€ (zucchine in scapece ottime, olive – che non mi sono piaciute tanto – e cipolline in agrodolce – quelle che si sposavano meno bene coi formaggi, li uccidevano letteralmente, io no le proporrei più se non con i salumi) e un cestino di pane a fette, abbondante e gustoso. Per quanto riguarda gli ingredienti del tagliere ho lasciato fare, precisando solo che non mi piacciono Emmental né fontina. Mi vengono proposti, nell’ordine nel quale è consigliato degustarli:

- caprino bergamasco con un cuore di mostarda di mele, leggermente senapata. Si presenta in un pirottino, ha leggere tracce di muffa che si possono consumare, risulta pastoso e il gusto del latte di capra non è preponderante

- quartirolo con una salsina al basilico e un altro ingrediente che non ricordo. E’ una fettina di formaggio abbastanza cremoso, maturo e grasso, la salsa in accompagnamento non mi ha entusiasmato

- caciocavallo. Vengono servite due piccole fettine di un formaggio che non consumo mai, ma che d’ora in avanti entrerà nel mio paniere! Delicato, una vera e propria sorpresa per me, che pensavo di trovarmi di fronte ad un formaggio del tutto diverso

- brie di provenienza parigina con confettura di pesche siciliane in accompagnamento. A mio parere qui tocchiamo il culmine e siamo a livelli altissimi, oltre al brie, con la sua pasta molle e la crosta fiorita che a malincuore ho lasciato, fresca di lettura di recenti ritiri dal mercato di formaggi infestati da Listeria, da applauso era la confettura di pesche, profumatissima e non eccessivamente dolce

- pecorino di grotta stagionatura 8 mesi. Due scaglie di formaggio a pasta dura dal gusto deciso, con struttura granulosa

- erborinato di latte vaccino di cui non ricordo la provenienza. Abbastanza cremoso, con erborinature anche troppo diffuse, buono ma niente a che vedere con un buon gorgonzola. Sia l’erborinato che il pecorino vengono accompagnati da una composta di fichi d’India; la composta da sola è dolce ed ha un gusto caratteristico, che non saprei ricondurre a niente di sentito prima, ma in abbinamento ai formaggi ha il potere di esaltarne il gusto al punto che l’ultimo formaggio del tagliere sembrava un caprino. Una vera sorpresa!

E’ stata una bella esperienza gastronomica, un viaggio d’Italia e non solo, con l’unico cruccio di non avervi potuto abbinare un calice di vino perché avrei dovuto mettermi alla guida con prole e cane a bordo. Passione e competenza possono fare dei piccoli miracoli: complimenti!

Unica delusione il reparto “Tomi”: mi aspettavo una sorta di mini biblioteca di libera consultazione, invece i volumi vengono venduti, nuovi e spesso anche incellofanati, paradossalmente il modo “migliore” per stargli alla larga. Indico il solo prezzo per quanto consumato da me, con bottiglietta di naturale.

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